In vista del prossimo incontro con il Governo, che dovrebbe tenersi in settimana, i sindacati non lasciano spiragli e si oppongono a qualunque ipotesi di taglio delle retribuzioni nella Pa e nelle partecipate e chiedono un contrasto reale ad evasione ed elusione fiscale.
Le aperture del Governo della scorsa settimana, nel primo incontro da quando Eva Guidi è diventata Segretario alle Finanze, non bastano ai sindacati per ingoiare il boccone amaro dei tagli alle retribuzioni nel settore pubblico e nelle aziende partecipate.
Su questo aspetto Csdl, Cdls e Usl, sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda e chiedono, semmai, misure efficaci per recuperare risorse colpendo l'evasione e l'elusione fiscale.
Segnali in questo senso, nell'incontro della scorsa settimana in realtà – fa sapere il Segretario di Stato Guerrino Zanotti – sono stati dati, in accoglimento di richieste provenienti proprio dai sindacati.
In relazione alla previdenza il Governo ha inoltre ipotizzato: un'introduzione del sistema contributivo più graduale rispetto alla bozza precedente; decurtazioni di minor impatto per chi con “quota 103” decide di andare in pensione prima dei 63 anni; riduzione di 20 milioni nel trasferimento annuo dello Stato al fondo pensioni. Oltre a ciò il Governo ha anche detto ai sindacati che non ci sarà alcun innalzamento delle aliquote Igr per le persone fisiche.
Resta confermata invece l'intenzione di apportare tagli alle retribuzioni del settore pubblico e delle partecipate. Il Governo intende inserire la misura nel bilancio 2019 e su questo si preannuncia quindi un braccio di ferro, anche se l'Usl ribadisce che non ha alcuna intenzione di acuire lo scontro sociale.
l.s.
Nel video l'intervista a Giuliano Tamagnini (CSdL), Gian Luca Montanari (Cdls) e Francesco Biordi (Usl)
Le aperture del Governo della scorsa settimana, nel primo incontro da quando Eva Guidi è diventata Segretario alle Finanze, non bastano ai sindacati per ingoiare il boccone amaro dei tagli alle retribuzioni nel settore pubblico e nelle aziende partecipate.
Su questo aspetto Csdl, Cdls e Usl, sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda e chiedono, semmai, misure efficaci per recuperare risorse colpendo l'evasione e l'elusione fiscale.
Segnali in questo senso, nell'incontro della scorsa settimana in realtà – fa sapere il Segretario di Stato Guerrino Zanotti – sono stati dati, in accoglimento di richieste provenienti proprio dai sindacati.
In relazione alla previdenza il Governo ha inoltre ipotizzato: un'introduzione del sistema contributivo più graduale rispetto alla bozza precedente; decurtazioni di minor impatto per chi con “quota 103” decide di andare in pensione prima dei 63 anni; riduzione di 20 milioni nel trasferimento annuo dello Stato al fondo pensioni. Oltre a ciò il Governo ha anche detto ai sindacati che non ci sarà alcun innalzamento delle aliquote Igr per le persone fisiche.
Resta confermata invece l'intenzione di apportare tagli alle retribuzioni del settore pubblico e delle partecipate. Il Governo intende inserire la misura nel bilancio 2019 e su questo si preannuncia quindi un braccio di ferro, anche se l'Usl ribadisce che non ha alcuna intenzione di acuire lo scontro sociale.
l.s.
Nel video l'intervista a Giuliano Tamagnini (CSdL), Gian Luca Montanari (Cdls) e Francesco Biordi (Usl)
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