48 anni, amministratore delegato dell'impresa editoriale di famiglia presieduta dal padre Manlio, Paolo Maggioli è il nuovo presidente della Confindustria di Rimini. Pensa ad un mandato all'insegna della continuità col predecessore Maurizio Focchi. Maggioli è ben consapevole di tutte le difficoltà che l'industria sta vivendo. Nell'ultimo anno a Rimini la produzione industriale è calata del 7,1% e il fatturato ha resistito, cedendo solo l'1,8%, grazie al buon andamento delle esportazioni. In crescita solo l'agroalimentare e l'inizio della ripresa – che si attendeva nel terzo trimestre 2013 – slitta, secondo le nuove previsioni, al 2014. Ma – ha tenuto a sottolineare Focchi, nel suo discorso di commiato - nella provincia di Rimini la manifattura contribuisce per il 23% del Pil, quasi il doppio del turismo e quindi l'impresa chiede piu' attenzione alla politica.
Ospiti d'onore di confindustria Rimini l'esperto in politiche aziendali Roger Abravanel e il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi che ha definito drammatica la disoccupazione giovanile. Coi sindacati, ha affermato, c'è unità d'azione per ridurre il cuneo fiscale e quindi il costo del lavoro
Ospiti d'onore di confindustria Rimini l'esperto in politiche aziendali Roger Abravanel e il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi che ha definito drammatica la disoccupazione giovanile. Coi sindacati, ha affermato, c'è unità d'azione per ridurre il cuneo fiscale e quindi il costo del lavoro
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