Il Governo risparmia 80 milioni di euro ma deve fare i conti con una diminuzione delle entrate per 120 milioni. Cosa che porta il disavanzo 2009 a 41 milioni e 800mila euro, rispetto ad una previsione di 47,8 milioni: risultato che – riferisce il Segretario alle Finanze Valentini – si colloca perfettamente all’interno delle previsioni. Diminuiscono del 16% le entrate in generale, solo il gettito IGR cala di circa 30 milioni rispetto al 2008. Oltre 14 punti percentuali in meno anche per le entrate dovute all’accensione di mutui. Capitolo uscite: la spesa corrente si riduce dell’11,67% e incide per il 96% sul totale di oltre 675 milioni. Aumenta di quasi il 6% il rimborso prestiti, ovvero i soldi che lo Stato deve pagare per aver contratto debiti. Dalla relazione emerge poi una notevole liquidità delle casse statali, che ad oggi si attesta ad oltre 245 milioni di euro. Al sicuro, dunque – dichiara Valentini - gli stipendi dei dipendenti pubblici per i quali lo stato spende ogni mese 10 milioni di euro. Il bilancio previsionale per l’anno in corso infine è di circa 43 milioni, considerando sia il trend negativo delle entrate tributarie che si è confermato a fine 2009, sia i minori stanziamenti in uscita rispetto agli esercizi passati. Ma Governo e Segreteria – anticipa Valentini – stanno elaborando una manovra correttiva straordinaria volta a contenere le spese del settore pubblico, ad intervenire sulle tariffe ferme da anni e sulla tassazione di settori fin qui immuni. Il tutto per mantenere il deficit sui livelli ipotizzati e impostare un bilancio previsionale 2011 più vicino al pareggio.
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