“Un'assemblea chiave per il futuro della Società Unione Mutuo Soccorso”: chi c'era la definisce così. Quattro ore circa di discussione sui principali nodi scanditi da un ordine del giorno piuttosto complesso. Su tutti a dominare è la preoccupazione per Cassa di Risparmio: lo stato dell'arte nella relazione del Presidente Marino Albani, ripercorse – ricorda - le tappe della battaglia che si sta combattendo in seno all'assemblea di Cassa per la tutela della banca stessa e della Sums”. Albani e l'intero Consiglio direttivo alla fine incassano con soddisfazione l'avallo dell'assemblea per quanto fatto finora e l'invito ad andare avanti: conferito loro con votazione unanime una sorta di ampio mandato per tutelare gli interessi di Sums, “perché riteniamo – osservano - che lo Stato non lo faccia”. Si è autorizzato in pratica di dare avvio ad azioni di responsabilità e cause per danni contro il socio Stato; di impugnare atti e delibere dell'assemblea Carisp che non siano conformi alle leggi e allo statuto e in danno della banca; “ultimo ma non meno importante – riferisce Albani - ci hanno autorizzato ad incaricare una società di revisione terza rispetto a quelle preposte dall'assemblea di Cassa e che hanno già lavorato per l'Aqr quindi per Banca Centrale, per questo ritenute non indipendenti. Occorre pertanto un contraddittorio” - conclude.
A proposito di Banca Centrale, durante l'assemblea parole dure arrivano da Tito Masi: l'ex Presidente della Fondazione San Marino, ora socio Sums ritiene “molto discutibile l'operato dell'istituto di Via del Voltone sulla vicenda Asset. L'azione di Bcsm – ha detto - sta danneggiando tutto il sistema bancario e finanziario”. Anche Masi si dichiara personalmente molto preoccupato per la situazione di Cassa di Risparmio e stupito che Banca Centrale non abbia avviato un dialogo con le banche e per mesi si sia rifiutata di incontrare la associazione che le rappresenta. Si è inoltre soffermato sul progetto Npl predisposto proprio da Abs, “frutto di un lavoro approfondito. Non dico che dovesse essere per forza condiviso – rimarca - ma almeno preso in considerazione sì, dopotutto è stato apprezzato dallo stesso Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco in una lettera di pochi giorni fa inviata all'ex Presidente Abs, Matteo Mularoni. Stupisce altresì – conclude Masi – che al convegno di presentazione del progetto non fossero presenti membri di Bcsm e di Governo”.
Altro mandato ricevuto da Presidente e Direttivo dai Soci Sums quello di trattare con lo Stato per uscire dalla compartecipazione del Casale La Fiorina, “passaggio che – si è detto - faciliterà l'unificazione dell'attuale ente privato con la casa di riposo Iss non appena sarà raggiunto un accordo”.
A proposito di Banca Centrale, durante l'assemblea parole dure arrivano da Tito Masi: l'ex Presidente della Fondazione San Marino, ora socio Sums ritiene “molto discutibile l'operato dell'istituto di Via del Voltone sulla vicenda Asset. L'azione di Bcsm – ha detto - sta danneggiando tutto il sistema bancario e finanziario”. Anche Masi si dichiara personalmente molto preoccupato per la situazione di Cassa di Risparmio e stupito che Banca Centrale non abbia avviato un dialogo con le banche e per mesi si sia rifiutata di incontrare la associazione che le rappresenta. Si è inoltre soffermato sul progetto Npl predisposto proprio da Abs, “frutto di un lavoro approfondito. Non dico che dovesse essere per forza condiviso – rimarca - ma almeno preso in considerazione sì, dopotutto è stato apprezzato dallo stesso Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco in una lettera di pochi giorni fa inviata all'ex Presidente Abs, Matteo Mularoni. Stupisce altresì – conclude Masi – che al convegno di presentazione del progetto non fossero presenti membri di Bcsm e di Governo”.
Altro mandato ricevuto da Presidente e Direttivo dai Soci Sums quello di trattare con lo Stato per uscire dalla compartecipazione del Casale La Fiorina, “passaggio che – si è detto - faciliterà l'unificazione dell'attuale ente privato con la casa di riposo Iss non appena sarà raggiunto un accordo”.
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