Torniamo sulla questione del rimborso – parziale e proporzionale – della cosiddetta “tassa etnica”. La CSU rivendica il lavoro fatto, per giungere a questo risultato, e convoca i frontalieri in una assemblea che si terrà la prossima settimana.
Un rimborso condizionato da molti fattori, quello delle spese produzione-reddito dell'anno 2011. Non riconosciuto ai lavoratori con retribuzioni lorde superiori a 30.000 euro, calcolato in base a quanto versato e a quanto dedotto, accreditato sulla Smac; e soprattutto non superiore a 720 euro: un tetto massimo che sta facendo storcere il naso a tanti frontalieri. “Visti i tempi che corrono però – affermano dalla CSU – è già un traguardo importante.
Come reagiranno i frontalieri, a questa situazione, è un'incognita. Dal 14 ottobre sarà possibile richiedere lo sgravio e la CSU si sta preparando per informare al meglio gli aventi diritto.
Un rimborso condizionato da molti fattori, quello delle spese produzione-reddito dell'anno 2011. Non riconosciuto ai lavoratori con retribuzioni lorde superiori a 30.000 euro, calcolato in base a quanto versato e a quanto dedotto, accreditato sulla Smac; e soprattutto non superiore a 720 euro: un tetto massimo che sta facendo storcere il naso a tanti frontalieri. “Visti i tempi che corrono però – affermano dalla CSU – è già un traguardo importante.
Come reagiranno i frontalieri, a questa situazione, è un'incognita. Dal 14 ottobre sarà possibile richiedere lo sgravio e la CSU si sta preparando per informare al meglio gli aventi diritto.
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