C'è aria di perplessità tra le forze sociali e datoriali dopo l'incontro di ieri a Palazzo Begni insieme a rappresentanti di Governo e forze politiche. Il giudizio è, in generale, positivo per lo spirito di condivisione, ma le organizzazioni restano sul chi va là in attesa di effetti concreti. Dal settore sindacale, la Csu ha chiesto a partiti e movimenti quali siano le loro “reali intenzioni”. Gianluca Montanari invita a partire dal bilancio che rappresenta una delle questioni principali.
"Abbiamo ribadito la disponibilità al confronto - afferma Giorgia Giacomini, segretario generale Usl - ma la perplessità è rispetto alle decisioni eventualmente prese una volta insediato il nuovo Governo". Per Giacomini bisognerà infatti comprendere se saranno ancora valide.
Anche il segretario generale dell'Anis, William Vagnini, si chiede che fine faranno le linee di intervento che emergeranno dal tavolo con l'arrivo di un nuovo esecutivo. Per Vagnini sarebbe stato meglio fare un Governo di unità nazionale mesi fa, ad esempio in primavera. Anche Pio Ugolini, segretario generale Unas, si domanda quanto e come le decisioni prese in questa fase potranno vincolare un nuovo Governo e come sarà possibile affrontare in pochi giorni delle questioni annose. Domani l'incontro con la delegazione del Fondo Monetario. Tutte le parti torneranno poi a riunirsi il 2 ottobre.
Nel servizio, le interviste a Gianluca Montanari (Centrale sindacale unitaria) e Giorgia Giacomini (segretario generale Usl)