Il primo incontro ha consentito di ragionare sui grandi sistemi, di guardarsi negli occhi e di confermare la disponibilità al confronto. Già nella prossima riunione, fissata per il pomeriggio del 18 febbraio., i sindacati intendono però entrare nei dettagli e iniziare un lavoro approfondito. Evidenziano le emergenze da affrontare, prima fra tutte quella occupazionale, e su queste chiedono risposte concrete. “Lo sviluppo – afferma il Segretario della CDLS, Marco Tura - deve tradursi nella creazione di posti di lavoro. Ci aspettiamo che oltre a ragionare sulle proposte si cominci ad indicare dove reperire le risorse necessarie a rilanciare l'economia”. “Abbiamo famiglie che non hanno reddito da mesi – ricorda Giuliano Tamagnini, Segretario generale della CSdL – e a loro si devono dare risposte. Poi c'è la piaga del lavoro nero, che toglie opportunità lavorative a chi ha esaurito gli ammortizzatori sociali e ai giovani, che non riescono a trovare occupazione”. Anche per Francesco Biordi, segretario dell'USL, è ora di passare ai fatti. “I progetti – dichiara – ci sono e se li mettiamo tutti insieme, compresi quelli di Ambrosetti e della Mc Kinsey, le proposte non mancano di certo. Basta scegliere quali vogliamo attuare. Va bene preoccuparci del rapporto con l'Italia – conclude Biordi – ma è fondamentale ristrutturarci al nostro interno. Dopo si discuterà del rapporto con gli altri, Europa compresa.”.
Riproduzione riservata ©