“Il governo tedesco vuole una rapida riforma del trattato istitutivo dell'Unione europea che attribuisca un ruolo più forte al Commissario agli Affari economici e in modo da arrivare più velocemente a un'unione fiscale”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, anticipando che Angela Merkel presenterà un piano al consiglio Ue di questa settimana. Il modello sarebbe quello offerto dall'attuale commissario Ue alla Concorrenza, una figura – dice Schaeuble - "che impone rispetto in tutto il mondo". Inoltre, ai parlamentari europei degli Stati che non sono membri dell'euro, sarebbe impedito di porre il veto sulle decisioni che riguardano la sola Eurozona. A stretto giro di posta è arrivata la risposta del portavoce del Presidente Barroso: “la Commissione europea - ha detto Jens Mester - è aperta ad accogliere fino a dicembre anche altre idee e proposte". Sempre in giornata sono arrivate le dimissioni del Commissario europeo reponsabile per salute e consumatori, John Dalli. La decisione è stata presa dopo un reclamo da parte di un produttore di tabacco a seguito del quale è stata condotta un'inchiesta del servizio antifrode.
Nel frattempo, nei Paesi del Sud Europa, cresce un malcontento sempre più forte verso le politiche di Austerity, fatte di licenziamenti e tagli selvaggi a stipendi e welfare. In Spagna i liceali della scuola pubblica hanno cominciato oggi la prima di tre giornate di sciopero contro i tagli alla pubblica istruzione, al quale si uniranno domani gli universitari e giovedi’ gli alunni della scuola primaria. Alta tensione in Portogallo, a Lisbona, dove la polizia in tenuta anti-sommossa ha usato il pugno di ferro per contenere una vasta protesta popolare. All’origine di tutto l’esasperazione per l’ultima finanziaria “lacrime e sangue”. La situazione più drammatica resta quella greca, ma il premier Samaras ostenta ottimismo. “Il governo - ha affermato - sta affrontando la crisi come una grande sfida e sta attuando tutte le misure necessarie per il miglioramento della competitività del Paese”.
Nel frattempo, nei Paesi del Sud Europa, cresce un malcontento sempre più forte verso le politiche di Austerity, fatte di licenziamenti e tagli selvaggi a stipendi e welfare. In Spagna i liceali della scuola pubblica hanno cominciato oggi la prima di tre giornate di sciopero contro i tagli alla pubblica istruzione, al quale si uniranno domani gli universitari e giovedi’ gli alunni della scuola primaria. Alta tensione in Portogallo, a Lisbona, dove la polizia in tenuta anti-sommossa ha usato il pugno di ferro per contenere una vasta protesta popolare. All’origine di tutto l’esasperazione per l’ultima finanziaria “lacrime e sangue”. La situazione più drammatica resta quella greca, ma il premier Samaras ostenta ottimismo. “Il governo - ha affermato - sta affrontando la crisi come una grande sfida e sta attuando tutte le misure necessarie per il miglioramento della competitività del Paese”.
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