Domani il Consiglio nominerà il sostituto di Masi alla presidenza della Fondazione e domani, a Milano, l'assemblea di Delta sancirà la fine del commissariamento restituendo il controllo della società agli azionisti. Sempre domani Bankitalia cancellerà Delta dal registro dei soggetti vigilati. Masi parte dalla concomitanza delle date per ripercorrere una gestione commissariale durata 4 anni. Abbiamo superato enormi difficoltà, ricorda, e corso 3 rischi fatali: quello della liquidità – Cassa aveva investito in Delta l'intera raccolta diretta –, quello della liquidazione coatta di Delta con conseguenze devastanti per Cassa di Risparmio, e il rischio del sequestro dei crediti vantati da Cassa verso Delta ad opera della Procura. Abbiamo sempre chiesto di far fronte comune, sottolinea Masi, ma questo è avvenuto solo in parte. Ci sono state tensioni soprattutto con i vertici di Banca Centrale e, afferma, abbiamo maturato consistenti riserve sul loro operato. Non vuole dire di più Masi ma anticipa che di Banca Centrale parlerà quando avrà lasciato definitivamente l'incarico. Dal 2009 al 2012 Cassa ha restituito oltre 2 miliardi alla clientela e ha reso, con gli interessi, gli oltre 450 milioni di debiti verso Banca Centrale, altre banche sammarinesi e italiane. Oggi ha 680 milioni di accantonamenti. Il bilancio 2012 e anche quello del 2013, anticipa Masi, chiuderanno in rosso ma nel 2014 Cassa tornerà in attivo. Qui, sottolinea, non c'è alcun buco di bilancio. La situazione è chiara e gli accantonamenti superano le perdite. L'intervento dello Stato non è a fondo perduto perchè Cassa di Risparmio deve incassare ancora 900 milioni di euro nei prossimi anni.
Adesso Masi guarda al futuro. Dopo 4 anni di estromissione dalla gestione di Delta bisogna verificare quel che resta del gruppo e si dice contrario alla nazionalizzazione di Cassa di Risparmio. In questo Paese c'è già troppo Stato, commenta, che si traduce in troppa politica.
Sonia Tura
Adesso Masi guarda al futuro. Dopo 4 anni di estromissione dalla gestione di Delta bisogna verificare quel che resta del gruppo e si dice contrario alla nazionalizzazione di Cassa di Risparmio. In questo Paese c'è già troppo Stato, commenta, che si traduce in troppa politica.
Sonia Tura
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