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Tlc: dopo l'ultima assemblea di Public NetCo prende corpo l'ipotesi di una liquidazione della società

Sembrerebbe ormai al capolinea il rapporto del Titano con ZTE. Possibile, a questo punto, l'apertura di un complesso contenzioso con il colosso cinese

13 giu 2021
Tlc: dopo l'ultima assemblea di Public NetCo prende corpo l'ipotesi di una liquidazione della società
Tlc: dopo l'ultima assemblea di Public NetCo prende corpo l'ipotesi di una liquidazione della società

Al momento tutto sarebbe ancora possibile, ma solo in teoria. Perché dopo l'ultima assemblea di Public NetCo, il rapporto fra il Titano ed il colosso cinese ZTE, parrebbe ormai ai titoli di coda. Tutti dimissionari, infatti, i 3 esponenti del CdA – designati dalle Forze di Governo - della società di proprietà dell'AASS. Dopo il precedente passo indietro del Consigliere Andrea Giacomini, quelli del Presidente del Consiglio di Amministrazione Pier Luigi Bacciocchi e di Filippo Cocco, proprio nel corso della seduta del 2 giugno. Massimo riserbo sui motivi; forse la consapevolezza di un oggetto sociale ormai impossibile da raggiungere.



Di certo un primo duro colpo, alla sinergia con la multinazionale, era arrivato all'alba di questa legislatura, quando un OdG della nuova Maggioranza mise in stand-by il progetto. Ma nell'Assemblea di 10 giorni fa si sarebbe pure parlato dell'assenza di studi, da parte delle Autorità Sanitarie del Titano, sui possibili impatti sulla salute pubblica delle previste installazioni di ZTE. E non è da escludere che abbia inciso anche la “segnalazione” all'Autorità Giudiziaria fatta tempo fa da Roberto Ciavatta. Decisione, sottolinea il Segretario di Stato, presa a seguito dell'audizione in Congresso della Commissione - istituita da una delibera ad inizio 2020 – che doveva far luce sulla bontà e regolarità dell'operazione. Dalla relazione, sottolinea Ciavatta, sarebbero emerse “eventuali irregolarità”; e aggiunge come tecnicamente si tratti di ipotesi di reato perseguibili d'ufficio. Il Segretario alla Sanità afferma di non essere informato circa l'eventuale avanzamento delle indagini.

Calendarizzata per fine mese, intanto, una nuova assemblea della spa a socio unico, anche per trattare le incombenze relative al bilancio. Oltre ai 3 consiglieri dimissionari – che dovrebbero restare in carica fino alla sostituzione – il CdA è composto dai due membri indicati dalle Opposizioni: l'ex presidente Matteo Casadei e Mattia Ronchi. Possibile – visto il quadro – si vada verso una liquidazione della società. Tutto ciò mentre prende corpo l'ipotesi di un futuro contenzioso – quantomai complesso - con ZTE. Al momento ci si troverebbe nella fase della messa in mora; con diverse richieste – negli ultimi mesi - da parte della multinazionale cinese; tra le quali un versamento di oltre 1 milione e 400.000 euro.




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