Il cinese è un viaggiatore nuovo ed ha fame d'Europa.
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2020 saranno cento milioni quelli che usciranno dalla Cina. 10 milioni sceglieranno l' Italia per le vacanze ed è per questo che Rimini e San Marino si alleano per intercettare il flusso.
Secondo i dati dell’Osservatorio ENIT di Pechino, le amministrazioni italiane si muovono senza coordinamento non riuscendo a calamitare i viaggiatori che scelgono la Germania o la Francia come primo approdo in Europa. I consolati hanno abbattuto i tempi per il visto. "Rimini e San Marino, con il loro aeroporto, devono diventare una piattaforma logistica perchè i turisti includano i nostri territori nel loro viaggio per città d'arte" ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Il primo cittadino è stato in vista a Pechino un mese fa.
Anche il presidente della provincia Vitali auspica una soluzione condivisa di rilancio. Lo stesso augurio dal Titano. Internet è il primo strumento da potenziare: il 52% dei cinesi ottiene informazioni dai portali dedicati.
E ancora guide che parlino mandarino e cantonese, bollitori elettrici negli alberghi, negozi pronti ad accettare le credit card cinesi, personale specializzato nell'accoglienza in aeroporto.
Nel video l'intervista a Fabio Berardi, Segretario al Turismo
Valentina Antonioli
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2020 saranno cento milioni quelli che usciranno dalla Cina. 10 milioni sceglieranno l' Italia per le vacanze ed è per questo che Rimini e San Marino si alleano per intercettare il flusso.
Secondo i dati dell’Osservatorio ENIT di Pechino, le amministrazioni italiane si muovono senza coordinamento non riuscendo a calamitare i viaggiatori che scelgono la Germania o la Francia come primo approdo in Europa. I consolati hanno abbattuto i tempi per il visto. "Rimini e San Marino, con il loro aeroporto, devono diventare una piattaforma logistica perchè i turisti includano i nostri territori nel loro viaggio per città d'arte" ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Il primo cittadino è stato in vista a Pechino un mese fa.
Anche il presidente della provincia Vitali auspica una soluzione condivisa di rilancio. Lo stesso augurio dal Titano. Internet è il primo strumento da potenziare: il 52% dei cinesi ottiene informazioni dai portali dedicati.
E ancora guide che parlino mandarino e cantonese, bollitori elettrici negli alberghi, negozi pronti ad accettare le credit card cinesi, personale specializzato nell'accoglienza in aeroporto.
Nel video l'intervista a Fabio Berardi, Segretario al Turismo
Valentina Antonioli
Riproduzione riservata ©