Il turismo congressuale, sul quale sta puntando San Marino, si ritrova in Toscana dove sono attesi più di mille operatori, in arrivo da tutta Europa, per individuare ed acquistare le mete ideali e più accattivanti per i propri congressi. L’Emilia Romagna, con quasi 500 strutture in grado di accogliere 125 mila persone, si conferma tra le regioni leader per questo tipo di turismo. Ma anche il Consorzio San Marino 2000 si prepara all’appuntamento, per delineare gli eventi della prossima stagione. Numeri chiaramente più piccoli: "26 alberghi in Repubblica, con 700 camere in grado di ospitare fino a 1500 persone – dice il presidente Sergio Michelotti – con la disponibilità del centro congressi Kursaal, il più importante e altre sedi per convegni dislocate in strutture ricettive quali alberghi, che per i numeri incontrano il favore delle aziende che decidono di riunirsi lì". Una offerta variegata per il responsabile congressuale sammarinese con un elemento positivo: “Fino a poco tempo fa non si investiva nelle strutture alberghiere, ebbene – dice Michelotti – da qualche anno si è tornati a investire in questo settore: con ristrutturazioni in vecchi edifici, per esempio in centro storico, e l’apertura di nuovi alberghi un po’ su tutto il territorio sammarinese”. Il presidente del Consorzio torna a chiedere che non sia solo il privato ad accollarsi tutti gli oneri, ma intervenga una vera e propria politica di rilancio. Anche per differenziare l’offerta. La Repubblica, almeno per quanto riguarda il segmento congressuale, sembra spaccata in due. I castelli più bassi, da Domagnano in giù lavorano durante la settimana con il commerciale, mentre nel fine settimana, come normale, è il centro storico a lavorare di più.
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