Subito dopo ferragosto sono tanti i turisti che hanno scelto San Marino per gli ultimi scampoli di vacanza. Stando ai freddi numeri, la stagione sarebbe tutt’altro che da buttar via: 22.000 passeggeri in più rispetto al 2003 sono saliti in funivia, di cui 10.000 in più nel solo mese di luglio. In attesa del dato ufficiale sulle presenze, rilevate come da tradizione in base agli ingressi nei parcheggi, risulta stabile anche l’affluenza al museo di Stato, e maggiori presenze a giugno e luglio in occasione delle manifestazioni organizzate. Allora perché operatori turistici e commercianti parlano di stagione disastrosa? “Personalmente non credo ai rilevamenti fatti – esordisce Gianfranco Ugolini, presidente dell’Usot – sono metodi vecchi di 20 anni e, ritengo, non più affidabili. Ma a parte questo, e girando per il centro come ho fatto io per tutta l’estate, il cambiamento, in peggio, è stato evidente. In questo periodo vengono a San Marino i turisti che rientrano nel nord Italia dopo aver passato le vacanze in meridione. Ormai è un dato di fatto – conclude – ma quattro o cinque giorni buoni non risollevano una stagione. A fine anno mi attendo un calo del fatturato del 25 e forse anche del 30%”. Altro dato di fatto è la capacità di spesa dei turisti, ormai ridotta all’osso. Se i visitatori ci sono, ma poi non spendono, è come se non ci fosse nessuno. Sempre stando ai numeri infatti, quest’anno sono risultati 10.900 visitatori in meno alla prima torre, 1.387 in meno ad essere entrati nel museo delle armi e 833 a Palazzo Pubblico.
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