L'Indice PMI manifatturiero ha cadenza trimestrale e consente di monitorare l'andamento dell'economia nel breve periodo: l’unico strumento utile di fronte a una crisi in continuo evolvere. Il dato, relativo al primo trimestre 2010, si attesta su 45,6 punti. Se l’indice è oltre i 50 punti significa una crescita ed espansione del settore manifatturiero, mentre sotto i 50 implica una contrazione o declino.
Non è possibile un raffronto con il passato mentre lo è con altre realtà europee: per esempio con i paesi più in crisi. La Spagna si attesta a 43, la Grecia a 41, mentre l’ Italia, grazie alle esportazioni tiene e arriva a 53. In territorio resta la stagnazione del settore manifatturiero, con diminuzioni della produzione, dei nuovi ordini e dell'attività di acquisto. L’indice è il risultato di una media che comprende anche i tempi di consegna dei fornitori, occupazione e scorte ed è considerato attendibile nel breve termine, perché misura la velocità e la direzione dei cambiamenti, in modo da fornire in anticipo un segnale sull’espansione o sulla contrazione dell’attività.
Giovanna Bartolucci
Non è possibile un raffronto con il passato mentre lo è con altre realtà europee: per esempio con i paesi più in crisi. La Spagna si attesta a 43, la Grecia a 41, mentre l’ Italia, grazie alle esportazioni tiene e arriva a 53. In territorio resta la stagnazione del settore manifatturiero, con diminuzioni della produzione, dei nuovi ordini e dell'attività di acquisto. L’indice è il risultato di una media che comprende anche i tempi di consegna dei fornitori, occupazione e scorte ed è considerato attendibile nel breve termine, perché misura la velocità e la direzione dei cambiamenti, in modo da fornire in anticipo un segnale sull’espansione o sulla contrazione dell’attività.
Giovanna Bartolucci
Riproduzione riservata ©