Abusivismo e concorrenza sleale nei cantieri. Una denuncia che l’Unas torna a presentare e lo fa con una lettera aperta indirizzata ai segretari alle Finanze, Industria e Artigianato, Lavoro. “Penalizzati perché rispettiamo le regole”. Segnalano un forte disagio e invocano tutela gli artigiani sammarinesi. Una denuncia che torna puntuale soprattutto nel periodo estivo, momento di massimo impegno per il comparto artigiano: edili, elettricisti, imbianchini, idraulici, pavimentisti… centinaia di ditte sammarinesi che chiedono difesa dalla concorrenza sleale operata dai lavoratori irregolari. Maggiori ispezioni, controlli urgenti sui cantieri: li sollecita il presidente della categoria Gianfranco Terenzi citando casi concreti: “Molti operatori – denuncia – si sono chiesti quanti sopralluoghi siano stati eseguiti nei cantieri durante la festività sammarinese del 28 luglio”. Terenzi dice sì, dunque, alla concerrenza, ma a quella sana, per tutelare l’impresa sammarinese che opera correttamente nei confronti del mercato, della sicurezza e delle regole della convivenza.
Immediata la replica di uno dei tre destinatari della missiva, il segretaro all’industria e aritigianato, Claudio Felici, che rassicura: “ci sono tre strumenti per tenere il fenomeno sotto controllo: il contratto, non ancora firmato dall’Unas, che prevede una modifica al divieto di lavorare nei giorni festivi, prevedendo possibilità di esercizio per le aree produttive. Poi ci sono le ispezioni e le verifiche; infine, la legge già arrivata in prima lettura sulla cerificazione degli Impianti, per cui – speiga Felici- una azienda italiana che voglia esercitare in territorio dovrà essere iscritta ad un apposito registro; dunque presentare requisiti che diano garazia di corettezza sul piano della concorrenza”.
Immediata la replica di uno dei tre destinatari della missiva, il segretaro all’industria e aritigianato, Claudio Felici, che rassicura: “ci sono tre strumenti per tenere il fenomeno sotto controllo: il contratto, non ancora firmato dall’Unas, che prevede una modifica al divieto di lavorare nei giorni festivi, prevedendo possibilità di esercizio per le aree produttive. Poi ci sono le ispezioni e le verifiche; infine, la legge già arrivata in prima lettura sulla cerificazione degli Impianti, per cui – speiga Felici- una azienda italiana che voglia esercitare in territorio dovrà essere iscritta ad un apposito registro; dunque presentare requisiti che diano garazia di corettezza sul piano della concorrenza”.
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