Un'altra voce critica verso il progetto di legge per lo sviluppo. E' quella dell'UNAS, che – scrive – “alza un grido d'allarme a difesa di un settore che ha un alto ricorso alla manodopera frontaliera, vista la difficoltà a reperire manodopera sammarinese, e si caratterizza per imprese di dimensioni medio-piccole. Critiche, dunque, all'articolo 4 che alza il costo del lavoro del 7% per i neo-dipendenti frontalieri, perché porterebbe perdita di competitività: “Condividiamo – scrive la Presidente Loretta Menicucci – il privilegiare chi impiega manodopera interna, ma non il penalizzare chi ricorre a manodopera forense”. Seconda criticità: negli effetti - definiti “paradossali” - che causerebbe il rilascio di residenza per acquisire la titolarità di una impresa individuale che – scrive UNAS - “equivarrebbe a liberalizzare il rilascio di tutte le licenze commerciali e artigianali al dettaglio”. Terzo aspetto evidenziato da UNAS è la penalizzazione ulteriore – e sempre in termini di competitività per le piccole medie imprese - legata all'esclusione dei vantaggi fiscali previsti solo per chi ha più di 6 dipendenti.
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