"Le restrizioni previste nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri collocano le provincie nostre confinanti non in una nuova “zona rossa”, bensì in una zona molto controllata - scrive l'Unione Artigiani - con limitazioni ed attenzioni particolari. Ma questo non vieta alle imprese di restare aperte ed i lavoratori interessati di recarsi al lavoro senza limitazioni".
Unas invita i frontalieri a munirsi di una copia dell’ultimo cedolino paga o altro documento valido per attestare che “lo spostamento è motivato da esigenze lavorative”, quale scrupolo per agevolare il confronto durante un eventuale controllo. Medesimo argomento per le merci che, stando a quanto presentato nel corso dell'incontro con il Governo, non avranno limitazioni, fatto salvo il normale disagio del periodo particolarmente difficile.
L'unione artigiani chiarisce anche su parrucchieri e centri estetici: a San Marino, così come in Italia, ad oggi possono stare aperti perché per tipologia di ambiente, affollamento e prestazioni sono assolutamente altra fattispecie rispetto ai centri termali o affini previsti dal citato decreto.
Oggi prevista una nuova comunicazione sulle soluzioni per cercare di aiutare le imprese nella gestione del rapporto di lavoro.