Le Federazioni pensionati chiedono che venga riconosciuto loro un ruolo di partecipazione nel controllo della qualità dei servizi agli anziani
di Elio Pozzi - Segretario FUPS-CSdL (Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
L'unificazione delle due case di riposo esistenti a San Marino in un'unica struttura presso il Casale "La Fiorina”, a gestione pubblica da parte dell'ISS, obiettivo chiesto da lungo tempo dalle Federazioni pensionati, è stato al centro di un incontro tra le Organizzazioni sindacali, la Segreteria per la Sanità e l'intera dirigenza dell'ISS.
Il progetto di accorpamento è previsto nell’arco di 2 anni e risponde ai seguenti obiettivi: concentrare la gestione in un'unica struttura di dimensioni maggiori rispetto alle due case di riposo esistenti; limitare i costi di gestione in quanto sarebbe possibile ottimizzare meglio le risorse economiche; realizzare una migliore gestione del personale, con l'adozione di un contratto privato (da realizzarsi in un tempo di medio periodo); liberazione degli spazi attualmente occupati casa di riposo di Cailungo, con possibilità di riportare all’interno della struttura pubblica servizi per i quali ora si paga l’affitto.
La casa di riposo di Fiorina ha una storia lunga 15 anni. Una volta terminata la costruzione, è diventata operativa dal 2010, ed è stata data in gestione ad un'azienda privata convenzionata con l'SS e controllata dall'Authority Sanitaria.
A testimonianza dell’interesse che ruota intorno a questo argomento, si sono svolti vari incontri tra le Federazioni pensionati e la Segreteria per la sanità, e incontri pubblici con i parenti degli ospiti delle case di riposo. Anche nell'incontro prima ricordato Le Federazioni pensionati hanno riaffermato molto chiaramente la posizione unitaria per la gestione pubblica dei servizi sociali alle persone. A Cailungo dovrebbero rimanere i ricoverati più gravi, in collegamento con il modulo geriatrico dell’ospedale.
Il tutto dovrà avvenire nella massima trasparenza, e si dovrà riconoscere un ruolo peculiare alle Federazioni dei pensionati nella partecipazione al controllo della qualità dei servizi agli anziani, anche attraverso il monitoraggio periodico di tutti i servizi sociali e sanitari.
Al momento non è ben definito il problema del personale che ha un contratto privato presso la casa della Fiorina, e un contratto pubblico a Cailungo; questo argomento è importante perché tocca direttamente i lavoratori impiegati in un lavoro tra i più delicati. Ma il punto di partenza di ogni ragionamento fatto sulle case di riposo, e da cui non si può e non si deve prescindere, resta la qualità dell’assistenza offerta agli ospiti, che hanno il diritto di avere un ottimo livello di assistenza, che non può rispondere a semplici logiche di profitto. Vanno messi in campo quindi tutti gli strumenti e le risorse necessarie perché ciò avvenga.
La struttura di Fiorina rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto alla struttura di Cailungo. Gli ospiti però sono praticamente costretti all’interno della struttura, in quanto esternamente non sono stati predisposti percorsi praticabili anche da persone autosufficienti. Inoltre gli spazi esterni potrebbero anche favorire delle attività, tra cui, ad esempio, la possibilità di coltivare piccoli orti.
Ricordiamo anche che la lista di attesa si sta allungando; al momento sembra sia intorno alle 35 persone. Occorre quindi già prevedere un ampliamento della capienza della casa di riposo di Fiorina.
Comunicato stampa Elio Pozzi - Segretario FUPS-CSdL (Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
di Elio Pozzi - Segretario FUPS-CSdL (Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
L'unificazione delle due case di riposo esistenti a San Marino in un'unica struttura presso il Casale "La Fiorina”, a gestione pubblica da parte dell'ISS, obiettivo chiesto da lungo tempo dalle Federazioni pensionati, è stato al centro di un incontro tra le Organizzazioni sindacali, la Segreteria per la Sanità e l'intera dirigenza dell'ISS.
Il progetto di accorpamento è previsto nell’arco di 2 anni e risponde ai seguenti obiettivi: concentrare la gestione in un'unica struttura di dimensioni maggiori rispetto alle due case di riposo esistenti; limitare i costi di gestione in quanto sarebbe possibile ottimizzare meglio le risorse economiche; realizzare una migliore gestione del personale, con l'adozione di un contratto privato (da realizzarsi in un tempo di medio periodo); liberazione degli spazi attualmente occupati casa di riposo di Cailungo, con possibilità di riportare all’interno della struttura pubblica servizi per i quali ora si paga l’affitto.
La casa di riposo di Fiorina ha una storia lunga 15 anni. Una volta terminata la costruzione, è diventata operativa dal 2010, ed è stata data in gestione ad un'azienda privata convenzionata con l'SS e controllata dall'Authority Sanitaria.
A testimonianza dell’interesse che ruota intorno a questo argomento, si sono svolti vari incontri tra le Federazioni pensionati e la Segreteria per la sanità, e incontri pubblici con i parenti degli ospiti delle case di riposo. Anche nell'incontro prima ricordato Le Federazioni pensionati hanno riaffermato molto chiaramente la posizione unitaria per la gestione pubblica dei servizi sociali alle persone. A Cailungo dovrebbero rimanere i ricoverati più gravi, in collegamento con il modulo geriatrico dell’ospedale.
Il tutto dovrà avvenire nella massima trasparenza, e si dovrà riconoscere un ruolo peculiare alle Federazioni dei pensionati nella partecipazione al controllo della qualità dei servizi agli anziani, anche attraverso il monitoraggio periodico di tutti i servizi sociali e sanitari.
Al momento non è ben definito il problema del personale che ha un contratto privato presso la casa della Fiorina, e un contratto pubblico a Cailungo; questo argomento è importante perché tocca direttamente i lavoratori impiegati in un lavoro tra i più delicati. Ma il punto di partenza di ogni ragionamento fatto sulle case di riposo, e da cui non si può e non si deve prescindere, resta la qualità dell’assistenza offerta agli ospiti, che hanno il diritto di avere un ottimo livello di assistenza, che non può rispondere a semplici logiche di profitto. Vanno messi in campo quindi tutti gli strumenti e le risorse necessarie perché ciò avvenga.
La struttura di Fiorina rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto alla struttura di Cailungo. Gli ospiti però sono praticamente costretti all’interno della struttura, in quanto esternamente non sono stati predisposti percorsi praticabili anche da persone autosufficienti. Inoltre gli spazi esterni potrebbero anche favorire delle attività, tra cui, ad esempio, la possibilità di coltivare piccoli orti.
Ricordiamo anche che la lista di attesa si sta allungando; al momento sembra sia intorno alle 35 persone. Occorre quindi già prevedere un ampliamento della capienza della casa di riposo di Fiorina.
Comunicato stampa Elio Pozzi - Segretario FUPS-CSdL (Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese)
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