Il direttivo dell’unione commercianti definisce la propria posizione sui giochi: cristallina, coerente e inattaccabile dal 2002 ad oggi.
"Chi ieri dichiarava che tutto era in regola, accusa l’Usc, oggi si erge a paladino della coerenza e taccia di trasformismo gli altri e chi ieri tuonava contro la gestione dei giochi oggi, in maniera più o meno diretta, è tra gli artefici della San Marino dei giochi. La nostra candidatura assieme ad altre associazioni, sottolinea l’Usc, è stata avanzata in modo trasparente, con l’esplicità volontà di riversare le quote sulla collettività attraverso l’azionariato popolare. La sorprendente decisione di fare della nostra Repubblica una San Marino dei giochi, conclude, è la prova che questi sono sempre stati visti come una operazione fine a se stessa, senza quella progettualità che avrebbe legittimato questa scelta per il Paese".
"Chi ieri dichiarava che tutto era in regola, accusa l’Usc, oggi si erge a paladino della coerenza e taccia di trasformismo gli altri e chi ieri tuonava contro la gestione dei giochi oggi, in maniera più o meno diretta, è tra gli artefici della San Marino dei giochi. La nostra candidatura assieme ad altre associazioni, sottolinea l’Usc, è stata avanzata in modo trasparente, con l’esplicità volontà di riversare le quote sulla collettività attraverso l’azionariato popolare. La sorprendente decisione di fare della nostra Repubblica una San Marino dei giochi, conclude, è la prova che questi sono sempre stati visti come una operazione fine a se stessa, senza quella progettualità che avrebbe legittimato questa scelta per il Paese".
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