L’Unione Sammarinese dei Lavoratori chiede siano diffusi aggiornamenti circa la situazione del contratto industria, sottoposto a referendum tra i lavoratori dopo la firma avvenuta tra CSU ed ANIS.
L'Usl ricorda di avere a suo tempo inviato ai Capitani Reggenti, ai Segretari di Stato e a tutti i partiti e movimenti, una lettera in cui si chiedeva che la politica fosse garante della regolarità delle votazioni.
Il nostro sindacato ribadisce che tale rinnovo è un accordo raggiunto senza confronto nei luoghi di lavoro, che svuota completamente il ruolo dei rappresentanti sindacali aziendali e, ciò? che è peggio, non porta a casa alcun miglioramento effettivo per i lavoratori. A partire dalle 39 ore, dalla flessibilità non contrattata, dalla forzatura sulle festività e dai paletti sulla rappresentatività.
Sarebbe stato meglio puntare su contrattazioni all'interno delle aziende, sulla formazione continua dei lavoratori dipendenti; sulla possibilità per i dipendenti di diventare azionisti dell’azienda in cui lavorano; sulla divisione degli utili aziendali attraverso premi al merito.
Considerato quanto scritto sulla stampa nei giorni scorsi sull’esito incerto delle votazioni nelle grandi aziende ed il caso del lavoratore Robopac che lamentava un metodo antidemocratico relativamente al fatto di non aver potuto esprimere il voto a causa della revoca del versamento dello 0,40%, l’Usl chiede vengano forniti dati aggiornati sull’andamento del referendum affinchè non si abbassi la soglia di attenzione su una tematica che rischia di avere ripercussioni peggiorative sulle condizioni dei lavoratori industria.
L'Usl ricorda di avere a suo tempo inviato ai Capitani Reggenti, ai Segretari di Stato e a tutti i partiti e movimenti, una lettera in cui si chiedeva che la politica fosse garante della regolarità delle votazioni.
Il nostro sindacato ribadisce che tale rinnovo è un accordo raggiunto senza confronto nei luoghi di lavoro, che svuota completamente il ruolo dei rappresentanti sindacali aziendali e, ciò? che è peggio, non porta a casa alcun miglioramento effettivo per i lavoratori. A partire dalle 39 ore, dalla flessibilità non contrattata, dalla forzatura sulle festività e dai paletti sulla rappresentatività.
Sarebbe stato meglio puntare su contrattazioni all'interno delle aziende, sulla formazione continua dei lavoratori dipendenti; sulla possibilità per i dipendenti di diventare azionisti dell’azienda in cui lavorano; sulla divisione degli utili aziendali attraverso premi al merito.
Considerato quanto scritto sulla stampa nei giorni scorsi sull’esito incerto delle votazioni nelle grandi aziende ed il caso del lavoratore Robopac che lamentava un metodo antidemocratico relativamente al fatto di non aver potuto esprimere il voto a causa della revoca del versamento dello 0,40%, l’Usl chiede vengano forniti dati aggiornati sull’andamento del referendum affinchè non si abbassi la soglia di attenzione su una tematica che rischia di avere ripercussioni peggiorative sulle condizioni dei lavoratori industria.
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