Al centro del direttivo USL, il decreto n. 101 del 30 giugno scorso, ratificato ieri in Consiglio Grande e Generale, che introduce modifiche sostanziali alla legge di riforma della PA, ad esempio l'accorpamento degli uffici o il trasferimento di funzioni da un ufficio all'altro. L'USL contesta in primis il metodo adottato dal Governo, senza la dovuta informazione e confronto con le parti sociali. Il metodo ma anche il contenuto del provvedimento dunque suscita le perplessità dell'USL, che pertanto ha sentito l'esigenza di convocare il direttivo. “Ora – fanno sapere – valuteremo se intraprendere delle azioni e iniziative di settore”. Nell'occasione sono state anche ascoltate le esigenze dei vari settori della PA e dati gli ultimi aggiornamenti in merito ad alcuni temi come i profili di ruolo, e l'inizio della discussione sul fabbisogno della PA, con un resoconto degli incontri avuti in proposito con il Governo.
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