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Usot e Osla uniscono le forze per dare più voce a pmi e operatori del turismo

Mercoledì la presentazione alla stampa di logo e obiettivi. Intanto Rete Desk definisce "turismo, investimenti e infrastrutture i pilastri dello sviluppo economico di qualsiasi Stato Sovrano a vocazione turistica”

di Monica Fabbri
11 apr 2022

Nasce la grande “Casa” di piccole e medie imprese e lavoratori autonomi: Usot e Osla uniscono le forze per parlare alle istituzioni con un'unica voce. Volontà annunciata nel 2020 e che, dopo passaggi interni e l'approvazione dei rispettivi direttivi, sta per diventare realtà. Mercoledì le due associazioni presenteranno logo e obiettivi della nuova Confederazione che nasce da un'intesa sui temi generali e dalla condivisione di esigenze simili.

“Un matrimonio semplice”, commenta il Direttore di Osla Michele Andreini, un'unione mossa dall'esigenza di aumentare il peso politico delle pmi nei rapporti con le Istituzioni. Il periodo storico è complesso, il Covid prima e la guerra poi hanno penalizzato alcuni settori più di altri. I mercati sono impazziti, i rincari di energia e materie prime stanno pesando sul sistema produttivo. Le imprese si trovano schiacciate – spiega Andreini – dai rincari crescenti e dall'impossibilità di aumentare i prezzi. Approvvigionarsi è difficile e costoso”. L'Osla conta oltre quattrocento associati mentre Usot un centinaio.

Anche il comparto turistico deve fare i conti con i rincari delle materie prime, in questo caso prodotti alimentari, e c'è preoccupazione per i costi delle utenze, che pesano su un settore che – afferma Alessandro Zanotti - non ha una marginalità altissima. Se non verranno adottate misure per calmierare i prezzi – avverte - sarà complicato gestirli in autonomia senza ricadute sul consumatore finale”. Nel lungo termine, Usot spinge per investimenti. Zanotti parla di carenze in Finanziaria e di nessuna iniziativa di sviluppo del settore turistico, e chiede di programmare assieme alla politica strategie ed interventi strutturali.

Proprio oggi Rete Desk ha ricordato l'avvio di un progetto economico e sociale partendo dalla redazione di un piano di sviluppo turistico, dato che turismo, investimenti e infrastrutture – sottolinea il gruppo - sono i pilastri dello sviluppo economico di qualsiasi Stato Sovrano a vocazione turistica. Non avere questa consapevolezza o non sapere come comunicarla all’interno di un piano di sviluppo turistico – avverte - andrebbe ad inficiare lo sviluppo economico dell’intero progetto Paese”. Concetto che Usot condivide appieno. “Lo diciamo da anni – afferma Zanotti – ma nessuno ci ascolta”.





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