Lo sciopero dei dipendenti del Gruppo Colombini annunciato per domani, dalle 11:45 alle 14:45 è stato sospeso e trasformato in assemblea aziendale. La Federazione Industria della Csu ha invitato la direzione aziendale a partecipare all’assemblea coi dipendenti, in modo tale da chiarire fino in fondo le rispettive posizioni. “E’ certamente un fatto positivo – commenta il segretario dell’Anis, Carlo Giorgi -. La vicenda Colombini potrebbe essere un banco di prova per far ripartire un dialogo, per recuperare un rapporto, tra le parti sociali, che si è deteriorato con la trattativa per il contratto industria. C’è la necessità di fare sistema, tutti insieme – prosegue Giorgi – e quando c’è un’impresa che vuole svilupparsi, va accompagnata in questo processo e sostenuta, senza schematismi ideologici”.
Lo sciopero dunque è sospeso, ma le ragioni che l’hanno fatto proclamare, per il sindacato, restano. 'Il cuore del problema – dichiara Giorgio Felici della Cdls – è il contratto d’appalto che non è soggetto ad alcuna regolamentazione e determina un precedente pericoloso. Noi siamo per le soluzioni condivise basti dire che è la prima volta che una direzione aziendale viene invitata a partecipare all’assemblea dei dipendenti”. Felici definisce 'farneticazioni' le presunte divisioni tra Csdl e Cdls, menzionate dalla direzione Colombini, come una delle cause all’origine delle difficoltà, nel trovare una sintesi comune. La Confederazione del lavoro annuncia, intanto, il ricorso ad un legale per verificare la possibilità di presentare uno specifico ricorso alla magistratura, sull’accordo firmato da azienda, Anis e governo. La Csdl paventa il fatto che il lavoro in appalto non venga circoscritto alla Colombini, ma diventi una prassi accettata a livello generale.
Lo sciopero dunque è sospeso, ma le ragioni che l’hanno fatto proclamare, per il sindacato, restano. 'Il cuore del problema – dichiara Giorgio Felici della Cdls – è il contratto d’appalto che non è soggetto ad alcuna regolamentazione e determina un precedente pericoloso. Noi siamo per le soluzioni condivise basti dire che è la prima volta che una direzione aziendale viene invitata a partecipare all’assemblea dei dipendenti”. Felici definisce 'farneticazioni' le presunte divisioni tra Csdl e Cdls, menzionate dalla direzione Colombini, come una delle cause all’origine delle difficoltà, nel trovare una sintesi comune. La Confederazione del lavoro annuncia, intanto, il ricorso ad un legale per verificare la possibilità di presentare uno specifico ricorso alla magistratura, sull’accordo firmato da azienda, Anis e governo. La Csdl paventa il fatto che il lavoro in appalto non venga circoscritto alla Colombini, ma diventi una prassi accettata a livello generale.
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