Consumatori di riferimento sono le famiglie di impiegati e operai: il potere di acquisto si erode di anno in anno. A piccoli passi il caro vita colpisce i consumi irrinunciabili, beni primari come i prodotti alimentari. Un anno ancor più duro il 2012: perché accanto al costo della vita, resta la crisi ad impoverire le famiglie. Generi di prima necessità sono quelli che crescono di più, stando allo specchio fornito dall'indice dei prezzi al consumo. Un balzo in avanti di 6 punti in un solo anno per i generi alimentari, poi l'abbigliamento, a + 4 punti. Costo della casa, sempre a + 4, ma spicca il dato scorporato delle sole utenze: 9 punti in più in un anno per energia elettrica e gas. Aumenti annunciati perché da tempo erano ferme le tariffe, ma solo nell’ultimo anno: gas a + 15%, aumenti fino al 4% per l’acqua e fino al 10% per l’energia elettrica, a fronte di una inflazione del 2,9%. In lieve calo il costo per servizi sanitari e spese per la salute (-1), mentre cresce di 2 punti la voce divertimento, spettacolo, cultura. Sulla scia dei rincari italiani, dal 1 febbraio anche fumare a San Marino costa fino a 10 centesimi in più.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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