Il Comune di Rimini, nel corso di controlli, ha scoperto un privato e una società che hanno evaso il pagamento dell’Imu per 100mila euro e della Tari per 110mila euro. Si tratta di un proprietario di numerosi immobili (più di dieci fra negozi, appartamenti ed uffici) che non ha mai pagato l’Imu e per il quale, in seguito alle attività di accertamento, si è proceduto alla riscossione tramite procedura mobiliare di circa100mila euro riferiti all'Imu del triennio 2015-17, comprensivi delle sanzioni per omesso versamento e degli interessi.
L’attività di accertamento e recupero prosegue anche per gli anni successivi; avviate la fasi della riscossione coattiva e degli accertamenti esecutivi sui mancati versamenti.
Scoperta anche una società che negli anni passati ha gestito due alberghi e verso la quale, in seguito alle ripetute notifiche degli accertamenti per il mancato versamento della Tari, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, sono stati disposti due pignoramenti del conto corrente bancario per un debito di circa 100mila euro complessivi.
“Il Comune di Rimini – sottolinea l’assessore al Bilancio Juri Magrini –investe le risorse recuperate per contenere le tariffe della Tari, a tutela in particolare delle famiglie e delle imprese del territorio. Negli ultimi tre anni sono stati incassati dal Comune di Rimini grazie all'attività di recupero evasione Tari circa 7 milioni di euro, con un andamento in crescita (1,3 milioni nel 2021, 2,6 milioni nel 2022, 2,9 milioni nel 2023).
E’ di quasi 32 milioni di euro il totale delle entrate dall’attività di recupero di evasione fiscale tra il 2021 e il 2023".