Serve liquidità, prima che sia troppo tardi. È l’allarme lanciato dagli albergatori di Rimini durante la quinta riunione del “Tavolo di accesso al credito” costituito dal Prefetto, che ha riunito Comune, banche con Abi nazionale e regionale e Federalberghi. L’obiettivo è ottenere un sostegno reale alla stagione turistica attraverso il bonus, ma il fattore tempo assume un’importanza rilevante per località come Rimini, in cui il turismo impatta fortemente sul piano sociale e occupazionale.
“Pare che per entrare a regime bisognerà attendere settembre – nota l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – di fatto al termine della stagione, giocandosi tre dei sei mesi di validità del bonus: l’ennesima beffa per un settore in evidente sofferenza”. Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi e unico rappresentante di categoria presente al tavolo, chiede con vigore un intervento del governo per sciogliere alcune criticità del decreto. Le banche – spiega – sono in difficoltà nell’accettazione del bonus vacanze perché nella norma non è chiaro come possano registrarlo nella loro contabilità. Si crea così un cortocircuito che pesa sulle strutture ricettive e che secondo Federalberghi incide del 30-40% sulle prenotazioni.
Abi, da parte sua, si impegna a fornire una procedura in grado di favorire l’accesso al beneficio stabilito. Ma intanto Federconsumatori rileva che a livello nazionale solo il 46% delle strutture accetta il bonus vacanze. "In Romagna sono molte di più le strutture che lo accettano - afferma la Rinaldis - ma è giusto che le strutture possano stabilire un minimo di giorni per le prenotazioni degli ospiti".