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Agroalimentare: cresce la produzione, 5,8 miliardi nel 2022

Presentato a Bologna il rapporto di Regione e Unioncamere

di Silvia Pelliccioni
11 lug 2023

Nel 2022 – anno spartiacque tra pandemia e alluvione - la produzione agroalimentare emiliano-romagnola si attesta attorno ai 5,8 miliardi di euro registrando un incremento su base annua di 455 milioni, l’8,5% in più sull'anno precedente. Sale dunque il fatturato agricolo, trainato specialmente dagli allevamenti, e nonostante l'impennata dei prezzi delle materie prime, determinato dal conflitto in Ucraina. A stabilirlo sono i dati del rapporto presentato oggi a Bologna, analisi realizzata in collaborazione tra Assessorato regionale all'agricoltura e Unioncamere.

La regione è al primo posto per valore nazionale con le sue 44 Dop e Igp alimentari ed un giro d'affari di oltre 3 miliardi, mentre l’export raggiunge quota 9,6 miliardi. Numeri positivi che purtroppo nulla avranno a che vedere con le stime relative al 2023, se già si pensa alle aree della Romagna alluvionata - il 42% dell'intera superficie agricola in disponibilità sul territorio - le circa 9mila aziende colpite, molte delle quali in ginocchio, e danni complessivi che superano il miliardo di euro.

“Ora lavoriamo alla ricostruzione, - esorta l'Assessore regionale all'agricoltura, Alessio Mammi - non possiamo correre il rischio di cedere il passo sull’agroalimentare, perdendo competitività e quote di mercato". Oltre alla necessaria ripartenza post alluvione, il comparto, come rileva Unioncamere Emilia-Romagna, “il primo a essere esposto ai cambiamenti climatici e al tema della sostenibilità, a dover fare i conti con l’invecchiamento della popolazione, le nuove scelte dei consumatori, la capacità di combinare la qualità con tecnologie digitali avanzate, è un laboratorio chiamato ad affrontare sfide importanti. Tra queste, “portare la Food Valley nel mondo, ampliando i flussi commerciali e, al tempo stesso, farne elemento di attrattività per l’industria turistica valorizzando l’intreccio tra eccellenze dell’enogastronomia, paesaggio, arte, cultura, qualità artigiana”.





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