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Aiuti quater: Superbonus scende al 90%, taglio accise carburante, contante fino a 5mila euro

A sorpresa arriva anche lo sblocco delle trivelle con nuove concessioni a perforare tra le 9 e le 12 miglia nautiche

11 nov 2022
Giancarlo Giorgetti (immagine di repertorio)
Giancarlo Giorgetti (immagine di repertorio)

Il governo ha stanziato, con il decreto aiuti quater, risorse per 9,1 miliardi di euro autorizzate dal Parlamento per finanziare interventi contro il caro energia. Prevista anche la rimodulazione del superbonus al 90% a partire dal 1° gennaio 2023. Lo rende noto il Mef sintetizzando anche le altre misure contenute nel dl: proroga dei crediti di imposta per luce e gas pagati dalle imprese e del taglio delle accise sui carburanti, benefit aziendali esentasse a 3.000 euro, possibilità di rateizzare le bollette aziendali. A cui si aggiunge, a sorpresa, lo sblocco delle trivelle con l'obiettivo di aumentare la produzione del gas: ok all'aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l'autorizzazione di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia.

Il decreto, il primo provvedimento economico, su proposta del titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti, ottiene il via libera del Consiglio dei ministri nella serata di ieri, proroga innanzitutto, fino alla fine dell'anno, i crediti di imposta per le imprese e il taglio delle accise della benzina - sarebbe scaduto il 18 novembre, viene spostato al 31 dicembre -: due misure che complessivamente assorbono circa 4,4 miliardi. Sono stanziati 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre 2022 al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l'effetto sull'Iva). Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg che sale a circa 10 centesimi considerando l'impatto sull'Iva.

Per aiutare le imprese a fronteggiare il caro-bollette arriva anche la possibilità di chiedere un pagamento a rate. Arriva anche il già annunciato aumento del tetto al contante, che dal 2023 passa dall'attuale soglia di 2mila euro a 5mila (da gennaio sarebbe stato ridotto a mille euro). Vengono anche stanziati 80 milioni per il 2023 per aiutare i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all'Agenzia delle entrate: sostegno che arriverà come credito di imposta al 100% della spesa sostenuta e fino a 50 euro per ogni registratore di cassa telematico acquistato.

Arriva infine la revisione del Superbonus: la norma non risolve il problema dei crediti incagliati ma abbassa nel 2023 la percentuale dello sconto dal 110% al 90%. Il taglio vale sia per i condomini che per le villette, che sarebbero altrimenti rimaste del tutto escluse dal bonus, ma purché siano abitazione principale e purché il proprietario abbia un reddito inferiore ai 15mila euro (soglia variabile in base al quoziente familiare). Per chi però ha già iniziato i lavori portandone a termine il 30% entro settembre di quest'anno, il bonus resta super al 110% fino al 31 marzo 2023.





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