Nuova allerta rossa sull'Emilia Romagna per la giornata di domani, sabato 20 maggio, per la persistenza di una circolazione depressionaria in quota che indurrà ancora tempo instabile sul territorio regionale, con precipitazioni diffuse, più intense sul settore centro-occidentale e sulle aree appenniniche, dove sono attese anche in forma di rovescio. Pertanto si prevedono nuovi incrementi dei livelli idrometrici sul tratto montano di tutti i corsi d'acqua della Regione. Nel settore centro-orientale i nuovi incrementi nei tratti montani determineranno innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti vallivi con occupazione delle zone golenali e interessamento degli argini. Per la criticità idrogeologica permarranno nelle zone montane/collinari centro-orientali della regione condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamenti e colamenti lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili e all'evoluzione con possibile aggravamento delle frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi. Inoltre saranno possibili localizzati fenomeni franosi nelle zone montane/collinari occidentali. La criticità idraulica e idrogeologica rossa sul bolognese e sulla Romagna è dovuta alle gravi criticità già presenti sul territorio.
È salito a sei morti e un disperso il bilancio dell'alluvione che ha colpito il territorio ravennate. Diventa quindi 14 il conto totale delle vittime del maltempo in Emilia-Romagna. Questa mattina a Faenza la polizia ha recuperato il corpo di un ultrasettantenne. Le segnalazioni sui decessi sono confluiti in Procura in altrettanti fascicoli senza ipotesi di reato, tranne che per il caso del 75enne di Castel Bolognese morto nella sua abitazione: qui si procede per omicidio colposo contro ignoti in quanto alcuni vicini hanno segnalato di avere invano richiesto aiuto perché preoccupati per la sorte dell'uomo. Questa mattina il rinvenimento del sesto cadavere in provincia, a Faenza.
Il Ministero delle Infrastrutture e Aspi hanno dato il loro ok alla richiesta della Città metropolitana di Bologna di riaprire un vecchio tratto di autostrada per aggirare le frane e questa mattina i tecnici effettuano un sopralluogo. Si tratta della SP325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, che per il suo tratto iniziale da Sasso Marconi a Lagaro corre parallela all'Autostrada A1 Bologna Firenze e alla Variante di Valico, che ha infatti subito frane che ne hanno completamente interrotto la transitabilità al km 7, in località Allocco. I lavori di ripristino saranno lunghi, ad oggi inestimabili, nel frattempo con gravissimi danni per il territorio. A fianco del tratto inagibile corre in doppia carreggiata il vecchio tracciato della A1, dismesso da molti anni, ma apparentemente transitabile. Si sta quindi lavorando per rendere possibile un utilizzo urgente e temporaneo per la viabilità provinciale di una delle due carreggiate di questo tratto. "Anche su richiesta dei sindaci di Marzabotto, Comune sul quale c'è stata la frana, e successivamente di Monzuno - spiega il sindaco Matteo Lepore - abbiamo avanzato questa richiesta.
La Regione Emilia-Romagna attiva da oggi il numero verde 800 024662 che risponderà 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle 20 a tutte le domande dei cittadini. È un sistema informativo pensato a supporto dell’emergenza alluvione in corso e che, in questa fase, cercherà di rispondere ai quesiti e di indirizzare le persone ai giusti referenti. Tutti i cittadini potranno quindi chiamare l’800 024662 per richieste di informazione o problematiche legata all’emergenza.