Un decreto da modificare, per le opposizioni che domani, in Senato, presenteranno alla stampa il pacchetto di emendamenti al Decreto Ricostruzione riguardanti i rimborsi per i beni mobili danneggiati nell'alluvione dell'Emilia-Romagna. Il governo infatti ha fissato un massimale di 6.000 euro, che aveva fatto gridare allo scandalo il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: “Ci dicano loro se con seimila euro sia mai possibile arredare una casa – aveva detto – Chiediamo di aumentare la cifra a 30mila euro, molto più consona”.
Sempre De Pascale ha fatto presente al governo che la cabina di regia sull'alluvione viene sistematica bypassata, e i provvedimenti, conclude, arrivano in Conferenza unificata senza mai essere stati precedentemente condivisi coi territori alluvionati. Sempre a proposito di emendamenti, ma questa volta relativi alle concessioni balneari, la Lega torna all'attacco e vuole presentarne uno al Decreto Agricoltura, previsto giovedì al voto del Senato, con la questione di fiducia.
Prevede indennizzi in favore dei concessionari uscenti, e diritto di prelazione al titolare della concessione. La Regione Veneto infine, in base alla legge sull'autonomia differenziata da poco approvata, ha subito avanzato richiesta di maggiore autonomia nelle 9 materie “non Lep”, quelle cioè per le quali non è necessario che lo Stato stabilisca prima i Livelli essenziali di prestazione: si tratta di politiche del lavoro, istruzione, salute, tutela dell'ambiente e dell'ecosistema. “Siamo disponibili – ha detto il presidente Zaia – a gemellarci con una Regione del Sud per testare questo sistema, in modo da eliminare le disuguaglianze”.