Approvata la manovra di bilancio, per la presidente Meloni non si disperdono le risorse ma ci si concentra sulle priorità. Per velocizzare l'approvazione in Parlamento del bilancio da 24 miliardi circa, di cui 15 creati con nuovo deficit, il diktat del governo alla maggioranza è di non presentare emendamenti. Una manovra “seria e realistica” per la presidente Meloni che conferma per il 2024 il taglio del cuneo fiscale, del 7% per i redditi fino a 25mila euro, del 6% fino a 35mila euro. A ciò si aggiunge la riforma dell'Irpef con l’accorpamento delle prime due fasce al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro. Per i dipendenti no tax area innalzata a 8500 euro. Le partite Iva, fino a 170mila euro di ricavi, non pagheranno più in anticipo le tasse con acconto a novembre. Sette miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici, con priorità al comparto sicurezza, ma 2,5 anche alla sanità, con la presidente che rispedisce al mittente le critiche sui tagli. Un miliardo di euro per alzare il tasso di natalità, tra gli obiettivi anche l'asilo gratis dal secondo figlio in poi, e a tal proposito, sgravi contributivi per le donne ma solo se hanno due o più figli. Il canone Rai in bolletta diminuisce da 90 a 70 euro l'anno. Deliberato anche lo scioglimento del consiglio comunale di Caivano, nominati tre commissari.
Nel video gli interventi di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio