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Bologna città 30 prosegue, il sindaco Lepore: "Con Salvini visioni diverse della mobilità"

25 gen 2024
Bologna (foto archivio RTV)
Bologna (foto archivio RTV)

"Bologna città 30 prosegue e proseguono le ordinanze, che sono vigenti". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. "Noi pensiamo che Città 30 possa proseguire e di avere anche spiegato al ministro Salvini che anche le incomprensioni di questi giorni sulla natura del provvedimento nascono anche, probabilmente, da visioni diverse della mobilità e della mobilità sostenibile ma che nelle sostanza non motivano nessun passo indietro".

"Oltre a Bologna - ha detto Lepore - dove il limite dei 30 chilometri orari riguarda il 70% delle strade, anche Bergamo ha annunciato di voler raggiungere entro l'anno l'80% delle strade con questo limite di velocità e "poi ci sono Olbia, Treviso, Ancona e anche a Palermo che delle zone ai 30". Secondo la direttiva emessa dal Mit "i limiti di velocità eccessivamente ridotti potrebbero causare intralcio alla circolazione e risultare pregiudizievole sotto il profilo ambientale"

"Ci siamo presi l'impegno di monitorare l'andamento del nostro progetto, di osservare, come avevamo detto, quale sarà l'impatto e quali le eventuali correzioni, anche sulla base dei dati scientifici, da apportare nei prossimi mesi anche tenendo conto delle osservazioni dei cittadini - assicura - e condivideremo con il ministero tutte le decisioni che poi assumeremo".

Il Comune di Bologna, nello stabilire quali strade della città si devono percorrere a 30 chilometri orari nella sostanza ha già aderito alla direttiva del ministero dei Trasporti sul tema "perché abbiamo costruito le ordinanze in base ad uno studio molto rigoroso, ma siamo aperti al confronto e se qualcuno ha un'opinione diversa noi ci confronteremo", ha rimarcato Lepore.

"Se prendiamo le strade anche più importanti e conosciute di Bologna, come via Massarenti" tanti cittadini chiedono di non limitare la velocità ai dei 30 all'ora "perché è molto trafficata. Lungo via Massarenti ci sono numerose scuole, tantissimi passaggi pedonali, alcuni servizi sanitari e in alcuni casi è una strada ad una sola corsia, con un traffico intenso e dove i cittadini ci segnalano una pericolosità costante - chiarisce Lepore - via Massarenti, dunque, è una strada che stando dentro ai canoni del ministero anche con questa direttiva è perfettamente coerente con quello che vuole essere un provvedimento dedicato alla sicurezza stradale".






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