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Caos Scuola, le Regioni scrivono al Governo. Le Marche verso la riapertura delle superiori al 50%

19 gen 2021
Al centro il presidente Francesco AcquaroliNel video Francesco Acquaroli
Nel video Francesco Acquaroli

In evidenza l'urgente necessità di chiarimento, anche di natura normativa, per sciogliere la situazione “di incertezza che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e di chi nella scuola lavora”. E' il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, a scrivere ai Ministri della Salute, Roberto Speranza e per gli Affari regionali, Francesco Boccia, chiedendo un incontro urgente.

Lettera che segue la seduta straordinaria della Conferenza di ieri sera, nel corso della quale si sono analizzate le recenti pronunce del Tar sulle ordinanze regionali che introducevano misure restrittive nei confronti della scuola - sentenze spesso non in linea tra loro - nonché gli esiti della riunione del Comitato Tecnico Scientifico del 17 gennaio scorso. Proprio sul parere del CTS sulla riapertura delle scuole le Regioni rilevano posizioni “diametralmente opposte” a quelle espresse pochi giorni prima dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Inail. Nel caos scuola arrivano le Marche, verso la riapertura in presenza al 50% già da lunedì 25, invece che dal 1 febbraio. “Una decisione – ha annunciato il Presidente Francesco Acquaroli - presa di pari passo al miglioramento della situazione nei contagi, all'assetto delle ospedalizzazioni, in una stabilizzazione verso il basso anche dei casi sintomatici”. Annunciati investimenti, con risorse europee, per dotare le scuole di impianti di ventilazione e strumentazione di sanificazione; l'estensione dello screening su studenti, docenti e personale scolastico. E sul trasporto scolastico si sofferma l'Assessore ai Trasporti Castelli, annunciando la destinazione di 3 milioni di euro da parte del Governo per il trasporto pubblico locale: “E' poco – dice - ma chiediamo di fare presto e bene" e parla comunque di “situazione sotto controllo, rispetto ad un dimensionamento delle frequenze al 50%”.

Nel servizio il presidente Regione Marche Francesco Acquaroli


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