Furti, spaccio di droga e maltrattamenti su fasce deboli della popolazione: sono questi i reati che maggiormente si consumano nella provincia di Rimini e che più incidono sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Nei soli quattro Comuni a maggior vocazione turistica (Rimini, Riccione, Bellaria Igea Marina e Cattolica) i reati cosiddetti predatori sono quelli che registrano il maggior numero di casi, circa l'84%. 527 persone arrestate e quelle denunciate in stato di libertà 2.956. Contrasto al crimine portato avanti con l'impiego di 24.920 pattuglie dei carabinieri che hanno controllato 149.130 persone e 125.754 mezzi.
Tornando ai numeri: calano tutte le tipologie di furti, nonché le rapine. Per quanto riguarda l'andamento dei reati predatori si registra un calo del 14,77% di tutte le tipologie di furti, che da 10.310 nel 2018, diminuiscono a poco più di 8.787. Le rapine sono diminuite del 22%, da 172 del 2018 a 133 di quest'anno e per il 49% di queste sono stati scoperti e denunciati gli autori. Estorsioni: da 58 episodi del 2018 a 43 di quest'anno, con il 55% dei responsabili denunciati all'Autorità Giudiziaria. Sono stati 120 gli arresti per spaccio di stupefacenti e 70 denunce in stato di libertà. Calano anche i reati sulle fasce più deboli: le violenze sessuali passano da 48 nel 2018 a 29 nel 2019; i maltrattamenti in famiglia da 24 a 19, mentre salgono quelli relativi allo stalking, da 13 a 25.
Nel video, l'intervista al Comandante provinciale dei Carabinieri di Rimini, Giuseppe Sportelli