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Carpegna e Montecopiolo pensano alla riapertura degli impianti, "uno sciatore su tre sulle seggiovie"

25 nov 2020
Foto Pixnio
Foto Pixnio

I comuni montani di Carpegna e Montecopiolo lavorano alla riapertura degli impianti sciistici per natale, nella speranza di un allentamento delle misure che permetta di non perdere la stagione. Lo riporta il Resto del Carlino.

I sindaci Mirco Ruggeri (Carpegna) e Pietro Rossi (Montecopiolo) portano la loro vicinanza ai gestori degli impianti di risalita e contano, anche se il presidente Conte ha dichiarato che quest'anno non saranno possibili “vacanze indiscriminate sulla neve”, in una revisione delle normative. "Di fermate con grossi flussi o assembramenti non ne abbiamo. - dichiarano al giornale - Siamo piccole realtà montane, e non abbiamo neppure il rifugio aperto, è in ristrutturazione".

Per poter garantire una minor affluenza i persone è già stato attivato il protocollo di sicurezza, messo in pratica durante le revisioni con i vari staff tecnici del Ministero dei Trasporti. Fra i vari punti anche una diversa gestione delle seggiovie con una sola persona alla volta ammessa sull'impianto, invece che tre, e file regolarmente distanziate. Un'operazione che porterebbe a ridurre il flusso da 1.800 persone all'ora a meno di mille, ma i sindaci ammettono: "non ci interessa, basta riaprire".

Se la stagione invernale dovesse saltare i gestori hanno pronto un piano B, con dei ganci installati sulle seggiovie per portare in alta quota le mountain bike. I sindaci pensano infatti a realizzare un grande Bike Park a primavera 2021. "La montagna - constata Rossi - è la nostra principale risorsa".


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