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Caso Pierina, la perizia conferma: il Dna di Dassilva non c'è sul corpo e sulla scena del crimine

Il perito ha analizzato oltre 30 reperti, tra tracce, indumenti e oggetti sequestrati a casa di Dassilva.

6 gen 2025
Louis Dassilva (foto archivio RTV)
Louis Dassilva (foto archivio RTV)

Il Dna di Louis Dassilva, unico indagato e in carcere da luglio per l'omicidio della 78enne Pierina Paganelli, non è presente sul corpo della vittima e sulla scena del crimine. Lo ha stabilito la perizia genetica affidata al professor Emiliano Giardina, a cui il Gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, aveva chiesto di determinare se le tracce biologiche fossero riconducibili al 35enne senegalese.

"Un risultato determinante - dice al Corriere di Romagna l'avvocato Riario Fabbri, che insieme al collega Andrea Guidi assiste Dassilva - che esclude il nostro assistito dalla scena del crimine oltre ogni ragionevole dubbio". "Se anche l'incidente probatorio sul filmato della cam3 (la telecamera della farmacia di via del Ciclamino che la sera dell'omicidio ha ripreso un soggetto che per gli investigatori è Dassilva, ndr) darà un esito ugualmente favorevole per Dassilva, provvederemo a presentare istanza di scarcerazione", aggiunge il legale al Resto del Carlino.

Il perito ha analizzato oltre 30 reperti, tra tracce, indumenti e oggetti sequestrati a casa di Dassilva. Il Dna del 35enne è stato trovato solo su un coltello da cucina e un pantalone presi nella sua abitazione. A parte la vittima e l'indagato (per i due oggetti), nessun altro profilo è stato isolato. A pregiudicare gli esiti anche la cattiva conservazione, a causa della composizione di muffe che hanno deteriorato alcune tracce.





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