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Caso Pierina, nuove rivelazioni su Loris Bianchi: il caso resta aperto

Le testimonianze al settimanale "Giallo" gettano ombre sul fratello della nuora: "Prendeva medicinali forti solo quando sentiva il bisogno di uccidere qualcuno”

28 dic 2024
Loris Bianchi
Loris Bianchi

L’omicidio di Pierina Paganelli, 78enne uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre 2023 nei sotterranei di un condominio in via del Ciclamino, a Rimini, continua a sollevare interrogativi. Il focus si sposta ora su Loris Bianchi, fratello di Manuela, la nuora della vittima. Secondo Il Resto del Carlino, alcune dichiarazioni dei figli di Pierina agli inquirenti delineano un ritratto inquietante di Loris, descritto come instabile e soggetto a crisi psichiatriche.

In un recente servizio del settimanale "Giallo", il figlio della vittima, Giacomo Saponi, ha dichiarato: “Loris non era amato da mio fratello Giuliano. Lo consideravano pericoloso”. Parole confermate anche dalla sorella Chiara: “Loris mi disse che prendeva medicinali forti solo quando sentiva il bisogno di uccidere qualcuno”. Tuttavia, Loris non è tra gli indagati e il suo alibi, verificato dagli inquirenti, risulta solido: la sera del delitto si trovava a casa della sorella Manuela.

L’attenzione rimane invece sull’unico indagato, Louis Dassilva, 34enne senegalese amante di Manuela e vicino di casa della vittima, in carcere dal 16 luglio scorso. Dassilva ha rilasciato dichiarazioni criptiche: “Loris mi ha detto: ‘Giustizia è stata fatta.’” Decisiva potrebbe essere anche la testimonianza di Rosella, vicina di casa e ultima persona ad aver visto Pierina viva, che ricorda particolari insoliti quella sera: le luci della scala erano spente e l’ascensore non funzionava.





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