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Clean Sea LIFE e Capitanerie di Porto per l'operazione 'Spazzamare'

6 giu 2020
Nel riquadro, Eleonora de Sabata
Nel riquadro, Eleonora de Sabata

Le immagini dei delfini, squali e persino balene nei porticcioli, in questi mesi di immobilità, hanno stupito gli italiani, rivelando una biodiversità spesso inaspettata per il Mediterraneo. L’acqua limpida, però, ha rivelato anche la quantità di bottiglie, sacchetti di plastica e copertoni che giacciono sui fondali, oltre a guanti e mascherine, ormai segnalati ovunque in mare. L'operazione Spazzamare, che prenderà il via lunedì 8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, si prefigge l'obiettivo di ripulire i fondali di darsene e porticcioli di tutte le regioni costiere d’Italia, aree naturalistiche e persino un sito archeologico sommerso. Saranno i sommozzatori di una quarantina di centri immersione e i cinque Nuclei Subacquei della Capitaneria di Porto, ad immergersi nelle acque, armati di sacchi e palloni di sollevamento. L'iniziativa è organizzata dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dal Corpo delle Capitanerie di Porto.

“Ringraziamo di cuore i diving center e le centinaia di subacquei che oggi dedicheranno le prime, agognate immersioni dopo il lockdown non al divertimento ma alla tutela del mare, e gli Enti locali che assicureranno lo smaltimento dei rifiuti. Ma la battaglia contro il mare di plastica si deve combattere a terra, riducendo il più possibile la produzione di rifiuti. Prima che arrivino a mare”, ricorda Eleonora de Sabata, portavoce del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini capitanato dal Parco Nazionale dell’Asinara che, con il supporto del programma LIFE della Commissione Europea, in quattro anni ha coinvolto oltre 20.000 persone e rimosso 75 tonnellate di rifiuti dalle coste e fondali italiani.

A Rimini saranno i Sub Rimini Gian Neri a calarsi nelle acque del porto, mentre a Pesaro opereranno i Sub Tridente. La Guardia Costiera italiana sarà coinvolta con il personale specialistico di 5 Nuclei subacquei, garantendo inoltre la necessaria cornice di sicurezza in mare e coordinando l’attività di tutti i diving presenti.


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