Si decide questa settimana il destino dell'emendamento sulle concessioni balneari presentato dalla Lega al decreto Agricoltura, in discussione in Commissione industria al Senato. Era stato accantonato nel corso dei lavori, ma il partito di Salvini ha fatto sapere che non intende ritirarlo. Domani la votazione in Commissione, poi il decreto arriverà in Aula, forse giovedì, dove è anche previsto il voto di fiducia. L'emendamento è identico a quello già inserito nel decreto Coesione, poi trasformato in un ordine del giorno che impegnava il governo ad adottare una mappatura e definire un processo di riordino del settore. In quel caso il Quirinale si era espresso negativamente perché estraneo alla materia del decreto. Tale valutazione potrebbe rimanere valida anche per il decreto Agricoltura. L'emendamento della Lega prevede comunque indennizzi in favore dei concessionari uscenti, che sarebbero a carico di quelli subentranti. Inoltre, viene assicurato un diritto di prelazione al titolare della concessione. La questione delle concessioni balneari è già oggetto di infrazione, nei confronti dell'Italia, da parte dell'Unione Europea: a maggio la commissione ne ha aperte 4 nuove, per un totale di 65. L'Italia è all'ottavo posto tra i paesi Ue per numero di procedure di infrazione pendenti. Tra i temi in cui l'Italia è più inadempiente nel recepire le norme europee c'è l'ambiente. Sono 43 le procedure di infrazione a carico del Paese ma archiviate negli ultimi 17 mesi.