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Commissione Finanze: si prospetta un tour de force sul “PdL Sviluppo”; focus sui primi articoli ed emendamenti

Iniziato l'esame in sede referente del progetto di legge nato dallo “spacchettamento” della legge di Bilancio. Opposizioni molto assertive

9 gen 2025

Momento chiave di un gennaio politicamente frenetico, la full immersion sul cosiddetto PdL “Sviluppo”. In agenda infatti anche incontri su progetti di rilevanza sistemica. Senza contare la Sessione consiliare di inizio anno; con relativo stand-by di una decina di giorni per la Commissione. In questo primo scampolo, già in comma comunicazioni, dialettica serrata. Le Opposizioni hanno lamentato come il dossier europeo sia sparito dai radar. Da RF anche un OdG su un tema che agitò l'ultimo Consiglio; richiesta un'audizione dell'Organismo di Sorveglianza sul dossier NPL.

Poi il via alla maratona sul progetto di legge: scaturito dalla volontà di separare i provvedimenti per la crescita economica, da una Finanziaria pensata come prettamente tecnico-contabile. Abbiamo deciso di riportare la legge di bilancio nel suo alveo, ha spiegato il Segretario Gatti. Ma le perplessità delle Forze di Minoranza non si sono limitate al piano metodologico. Obiezioni di Motus anche sulla stessa denominazione della normativa; ma soprattutto Gaetano Troina ha parlato di interventi spot. Una Legge vuota, ad avviso di Emanuele Santi, RETE.

Tranchant Nicola Renzi, RF, nel parlare di operazione di basso maquillage. Con queste premesse si è affrontato l'articolato; appesantito da una quantità abnorme di richieste di modifica. Il fiume di emendamenti è dell'Opposizione, ha puntualizzato Gian Nicola Berti, AR. Già al pronti via uno dei punti chiave del testo: la prevista riduzione del numero delle deleghe al Congresso.

Cambio di postura sul quale ha posto l'accento il Segretario Ciacci. Impegno riconosciuto dalle Opposizioni, pur non essendo mancati appunti. Altro passaggio significativo l'esame dell'articolo di modifica della riforma previdenziale. Approvati emendamenti del Governo; tutt'altro che banale, però, il dibattito. Come quando si è affrontata la proposta di sospendere l'autorizzazione ad operare per gli imprenditori che non paghino contributi per 13 mensilità, e comunque ogniqualvolta il valore delle iscrizioni a ruolo superi 100.000 euro.

C'è stato chi, in Maggioranza, ha parlato della necessità di una contrazione sia dei termini temporali che del tetto economico. Il Segretario Canti ha spiegato tuttavia come il doppio binario sia parametrato al numero dei dipendenti delle aziende. Trovata infine un'intesa per una riformulazione che apre a eventuali modifiche. Ricerca di mediazioni anche quando si è passati ad un emendamento di RETE. Altre proposte delle Opposizioni sono invece state respinte. Sarà un tour de force; rispetto ai 20 articoli originariamente previsti, sarebbero stati infatti presentati circa 200 emendamenti modificativi e aggiuntivi.






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