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Condono multe ai no vax: esplode il dibattito tra accuse e difese, anche nel Riminese

Roberto Speranza attacca la scelta del governo definendola un regalo ai no vax, Angelini (3V) esulta e chiede nuovi condoni, mentre Grossi (Ordine dei Medici) difende i vaccini ma accetta il condono come scelta pratica.

11 dic 2024
Foto: Regione Emilia-Romagna
Foto: Regione Emilia-Romagna

La sospensione delle multe per i no vax, inserita nel Milleproroghe, ha scatenato un acceso dibattito. L’ex ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato da Repubblica, ha duramente criticato il provvedimento, stimando un costo di almeno 100 milioni di euro. "È un regalo ai no vax, un condono che offende chi ha rispettato le regole e chi è stato vittima della pandemia. La destra sottrae risorse alla sanità per accarezzare i no vax a qualsiasi costo", ha dichiarato.

Di segno opposto la reazione di Matteo Angelini, consigliere comunale del 3V di Rimini, che accoglie la misura come un riconoscimento per chi ha scelto di non vaccinarsi. "È una conferma della legittimità di chi non si è piegato a una sperimentazione rischiosa. Ora speriamo in ulteriori condoni, dall’eliminazione degli obblighi vaccinali al ritiro delle sanzioni legate alla Legge Lorenzin", ha affermato Angelini.

Sul fronte medico, il presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Rimini, Maurizio Grossi, ha espresso riserve, definendo il condono una scelta politica e amministrativa per evitare un intasamento dei tribunali, ma ribadendo che i vaccini restano "il baluardo della sanità pubblica". Grossi sottolinea che il condono non equivale a legittimare le teorie no vax, ma è una decisione pratica per evitare contenziosi lunghi e onerosi.

In provincia di Rimini, si prevede lo stralcio di oltre 3.000 ricorsi.





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