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Coronavirus: provincia di Rimini chiede nuove misure alla regione

Verso un nuovo decreto per potenziare ulteriormente controlli, contenimento e distanziamento sociale, e spostamenti delle persone

17 mar 2020
Riziero Santi Andrea Gnassi
Riziero Santi Andrea Gnassi

Per fare fronte alla diffusione del coronavirus, "nel coordinamento con il Prefetto, con il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi e tutti i Comuni, da ieri, stiamo definendo una serie di proposte e di nuove misure da presentare alla Regione Emilia-Romagna, che hanno l'obiettivo di potenziare ulteriormente controlli, contenimento e distanziamento sociale, e spostamenti delle persone". E' quanto annuncia, in una nota sul sito del Comune, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. "la situazione in provincia di Rimini è seria, molto seria. L'Ausl Romagna ha informato Prefetto e sindaci del territorio di un quadro che non si può far finta di aggirare.

Nei Comuni della zona sud il rapporto tra numero di contagi al coronavirus e popolazione è quattro volte superiore a quello che si registra nel Comune di Rimini e nel Distretto Nord. La stessa situazione estremamente critica per la Repubblica di San Marino e la Provincia di Pesaro Urbino, confinanti con il territorio riminese". Quindi, argomenta ancora, "dobbiamo oggi, in queste ore, noi sindaci, le istituzioni, gli enti locali, fare i conti con tale contesto, che per certi versi è quello verificato nella zona metropolitana di Bologna con il Comune di Medicina", cittadina in cui sono state acuite le misure di controllo. "Attenzione! - scandisce il sindaco di Rimini - Siamo uno! Una sola cosa, una comunità, una provincia, una regione, uno Stato. Non è questione di provare a salvaguardare un pezzo di territorio ma tutti. Tutti noi. Il tema dunque oggi è tutelare gli ospedali e i loro reparti partire da quello di Rimini che svolge punto primario di cura per l'intera provincia ed è già sollecitato al limite delle forze.


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