Per fare fronte alla diffusione del coronavirus, "nel coordinamento con il Prefetto, con il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi e tutti i Comuni, da ieri, stiamo definendo una serie di proposte e di nuove misure da presentare alla Regione Emilia-Romagna, che hanno l'obiettivo di potenziare ulteriormente controlli, contenimento e distanziamento sociale, e spostamenti delle persone". E' quanto annuncia, in una nota sul sito del Comune, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. "la situazione in provincia di Rimini è seria, molto seria. L'Ausl Romagna ha informato Prefetto e sindaci del territorio di un quadro che non si può far finta di aggirare.
Nei Comuni della zona sud il rapporto tra numero di contagi al coronavirus e popolazione è quattro volte superiore a quello che si registra nel Comune di Rimini e nel Distretto Nord. La stessa situazione estremamente critica per la Repubblica di San Marino e la Provincia di Pesaro Urbino, confinanti con il territorio riminese". Quindi, argomenta ancora, "dobbiamo oggi, in queste ore, noi sindaci, le istituzioni, gli enti locali, fare i conti con tale contesto, che per certi versi è quello verificato nella zona metropolitana di Bologna con il Comune di Medicina", cittadina in cui sono state acuite le misure di controllo. "Attenzione! - scandisce il sindaco di Rimini - Siamo uno! Una sola cosa, una comunità, una provincia, una regione, uno Stato. Non è questione di provare a salvaguardare un pezzo di territorio ma tutti. Tutti noi. Il tema dunque oggi è tutelare gli ospedali e i loro reparti partire da quello di Rimini che svolge punto primario di cura per l'intera provincia ed è già sollecitato al limite delle forze.