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Coronavirus: Provincia Rimini propone a sindaci orari Trasporto pubblico

22 apr 2020
Coronavirus: Provincia Rimini propone a sindaci orari Trasporto pubblico

Presentata dal presidente della Provincia di Rimini  ai sindaci del territorio, una proposta - concordata con Amr-Agenzia Mobilità Romagna -, di orari del Trasporto pubblico locale per la cosiddetta Fase 2 e per la stagione estiva. Nel dettaglio viene proposto, dal 4 maggio al 6 giugno l'orario feriale invernale, con esclusione del servizio scolastico e sospensione del servizio nei giorni festivi e dal 7 giugno l'orario estivo con alcuni aggiustamenti concordati con Amr, tarando il servizio sulla scorta del programma di esercizio del 2019, ma alle frequenze di base, valutando singoli potenziamenti in ragione di specifiche esigenze.

"La Provincia ritiene indispensabile - dichiara il presidente Riziero Santi - farsi trovare pronti e operativi per la Fase 2 su tutti i fronti. Nell'ambito dell'organizzazione degli orari del Tpl, in accordo con Amr, ho scritto a tutti i Sindaci formulando una proposta organica in materia di trasporto pubblico locale. Una proposta che, in attesa di conoscere le modalità che verranno definite a livello nazionale e regionale per l'accesso e l'utilizzo dei mezzi pubblici, tenga conto delle esigenze del territorio nella Fase 2 e successivamente per il periodo estivo. Ai Sindaci ho chiesto di valutare il programma e di far pervenire quanto prima possibile eventuali osservazioni ed esigenze particolari".

Il trasporto pubblico in Emilia Romagna ripartirà in maniera graduale in base alle attività economiche che via via riapriranno. Lo ha annunciato l’assessore ai trasporti Andrea Corsini che questa mattina ha illustrato alla commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro, le misure adottate e le richieste avanzate al governo per tutelare le aziende di trasporto pubblico locale e per garantire la sicurezza dei passeggeri una volta che autobus e treni ripartiranno a pieno regime. Non solo: Corsini ha spiegato che, assieme alle altre Regioni, verrà chiesto all'esecutivo l’attivazione di un fondo straordinario, di circa 600milioni, per evitare che le aziende di trasporto pubblico vadano in sofferenza. “Questa deve essere una priorità- ha rimarcato- perché non è pensabile che Regioni, aziende di trasporto ed enti locali debbano far fronte a squilibri finanziari di questa portata. Serve, quindi, l’intervento dello Stato”.


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