Mantenere rigore e prudenza per non vanificare i primi risultati che si stanno appena vedendo. Questo l'auspicio del ministro Speranza durante l'incontro con le Regioni. Anche il ministro Boccia avrebbe definito centrali due punti: evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il coprifuoco alle 22 anche a Natale e a Capodanno, con bar e ristoranti chiusi alle 18. C'è comunque l'ipotesi di rendere gialle tutte le Regioni, fino al 10 gennaio. Le nuove disposizioni saranno rese note prima in Parlamento, prima della firma il 3 dicembre e l'entrata in vigore il 4. Intanto il commissario Arcuri ritiene pronto il piano esecutivo vaccinale, che diventerà operativo quando arriveranno le autorizzazioni di immissione in commercio, attese per gennaio.
Dati in chiaroscuro, quelli sui contagi odierni, alcuni indicatori sono in miglioramento, ma resta il dato, assai critico, delle vittime. 19.350 l'incremento sui casi totali, su 182mila tamponi, per una incidenza poco sopra il 10%, “ancora critica”, secondo il professor Rezza. Calano di 81 unità le terapie intensive (3.663 totali), di 376 gli altri ricoverati con sintomi (32.811), ma i morti tornano ad aumentare, 785 nelle ultime 24 ore. “Il virus inizia a circolare un po' meno – ha continuato il professor Rezza dall'Istituto superiore di Sanità – ma non iniziamo a dire che è diventato meno pericoloso, o che è mutato, nulla di tutto questo, circola solo un po' meno”. Anche in Emilia Romagna c'è un miglioramento, il report periodico parla di flessione nei cinque giorni, 1.471 i nuovi positivi di oggi, di cui 712 asintomatici, su quasi 17mila tamponi, per una percentuale positivi/tamponi che scende all'8,7%. Calano di due unità i ricoverati in terapia intensiva (247) e di 26 quelli negli altri reparti Covid (2.729). Aumentano però le vittime, 52, 3 nel riminese, dove i casi in più sono 121 (48 con sintomi). Nelle Marche 337 i nuovi positivi, 93 a Pesaro Urbino.