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É morto Fabio Ridolfi "senza soffrire"

di Sara Anna Telesca
14 giu 2022
Immagine dell'associazione Coscioni
Immagine dell'associazione Coscioni

Addio a Fabio Ridolfi. Dal 2008 il desiderio di placare il suo dolore si è avverato ieri 13 giugno alle 17:23, dopo poco più di sei ore di sedazione profonda. La famiglia ha comunicato il decesso attraverso l'associazione Coscioni, che li ha assistiti per mesi. “Dopo una lunghissima attesa, il 19 maggio scorso aveva ottenuto il via libera dal Comitato etico che aveva verificato la sussistenza dei requisiti, ma non aveva indicato le modalità né il farmaco che Fabio avrebbe potuto auto somministrarsi” ricorda l'associazione.

Presa la sua decisione, il debole fisico del 46enne non ha retto di più e, attorniato dai familiari e dall'equipe medica, Fabio ci ha lasciati con il sorriso sulle labbra. Fabio è riuscito a realizzare un sogno che ha portato avanti anche durante la malattia e il dolore; incontrare il capitano della sua amata Roma, Lorenzo Pellegrini, che in video chiamata saluta: “Ciao Fabio, ho sentito parlare di te e del tuo desiderio. Io sono in Nazionale, non riesco purtroppo a passare di persona ma ci tenevo tanto a fare questo video per mandarti un grande saluto, un abbraccio e un bacio”. Il gesto del giocatore ha riempito il cuore di gioia dei familiari, ma anche all'associazione Coscioni e soprattutto ha regalato un grande sorriso a Fabio. Già la scorsa domenica i cittadini di Fermignano (Pesaro – Urbino) si sono riuniti in piazza per salutarlo per l'ultima volta, sapendo che a breve sarebbe iniziata la sedazione profonda. Il fratello Andrea:Non siate tristi, per lui sarà una grossa liberazione, così esaudisce il suo desiderio”.





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