La memoria insegna, ma per imparare occorre ascoltare, guardare negli occhi il dolore, senza abbassare lo sguardo. Quel dolore i famigliari degli internati nei campi nazisti lo conoscono bene, lo hanno vissuto nei racconti dei loro cari. A ritirare le otto Medaglie d’Onore, trattenendo a fatica l'emozione, figli e nipoti di Luigi Pacini, Armando Tosarelli, Elio e Giuseppe Birocci, Modesto Bugli, Nunzio Latino, Giovanni Giacomini e Gino Montanari. Per il figlio di Luigi Pacini – unico superstite – non è facile parlare dell'orrore vissuto dal padre. Le ferite dell'anima non si rimarginano. A consegnare le onorificenze il Prefetto di Rimini Alessandra Camporota insieme ai Sindaci di Santarcangelo, Poggio Torriana, San Leo e Pennabilli. Hanno portato il loro saluto le Associazioni Nazionali Ex Internati e Partigiani d’Italia, la Croce Rossa Italiana e il Comitato di coordinamento fra le associazioni combattentistiche e d’arma. C'era anche il Presidente della Associazione Kairòs – APS, impegnata nel progetto “Conoscenza e Riconoscenza”, che ha fornito un contributo all’istruttoria della procedura di conferimento, cimentandosi nella minuziosa ricostruzione documentale necessaria alla presentazione delle domande. Un viaggio emozionante anche per gli studenti del Liceo artistico Serpieri, che hanno letto un brano dal diario partigiano “Ultimo chilometro di una vita in salita” di Valter Vallicelli, partigiano Presidente dell’ANPI – Sezione di Rimini.
Nel servizio le interviste a GIAN MATTEO PACINI e al Prefetto di Rimini ALESSANDRA CAMPOROTA