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Giovani fragili, Priulla: “Aiutiamoli a gestire la vita virtuale”

di Annamaria Sirotti
24 giu 2024
Sentiamo Sabrina Priulla
Sentiamo Sabrina Priulla

“Ci troviamo di fronte ad una sorta di contraddizione enorme ed evidentissima, tra la società che è ipercompetitiva e ipercritica e che ha un'immagine cui i giovani tendono e, dall'altra parte, una fragilità evidentissima che gli anni di Covid probabilmente ha anche accentuato. Mi viene in mente il caso del ragazzo che si è impiccato davanti al computer, qualche giorno fa, e che probabilmente partecipava a una challenge, una BlackOut Challenge. Di fatto, è un altro di quegli elementi a cui giovani arrivano senza protezione e senza che gli adulti sappiano che cosa loro fanno nella loro vita online - spiega la psicologa Sabrina Priulla -. Pensiamo anche all'esigenza del ritocco... Sentivo i dati del Ministero della Salute, che dice che il 9% degli interventi di chirurgia estetica è di ragazze sotto i 24 anni. Questo bisogno del conformare il fisico, del ritocco, è tutto legato alla dipendenza subdola dai 'like'.

Di fatto, i giovani che sono una fase di crescita, quindi una fase molto delicata, trovandosi in competizione continua e avendo questo bisogno, da una parte, di trovare un'identità, dall'altra, di accettarsi, hanno uno specchio che di fatto è uno specchio assolutamente inadeguato. C'è l'esigenza, davvero, di intervenire, di parlarne, di supportare questi giovani soprattutto nella loro vita virtuale, che ormai è davvero predominante e deve essere gestita al pari di quella reale”.

Nel video, in collegamento zoom, l'analisi della psicologa Sabrina Priulla, Responsabile progetti Piramis Onlus







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