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Governo Conte bis al capolinea, si punta al Conte ter ma i numeri sono un problema

Da domani consultazioni al Quirinale. Centrodestra: "Sì a esecutivo rappresentativo di tutta l'Italia"

di Francesca Biliotti
26 gen 2021
@raidalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Il governo Conte bis al capolinea: sono arrivate le dimissioni del presidente del Consiglio, da domani via alle consultazioni al Quirinale. Dopo mezzora di colloquio col presidente della Repubblica, Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni ed ora il suo governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti, tra i quali rientrano anche gli atti urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica. Subito dopo si è recato dai presidenti di Camera e Senato. Da domani partono le consultazioni del capo dello Stato, che solo dopo prenderà una decisione sul da farsi.

Dall'attuale maggioranza, Pd, M5S e Leu, si conferma l'appoggio a Conte, che spera di fare il tris: con quale maggioranza, è tutto da vedere. Intanto il senatore Gregorio De Falco, ex 5S ora al Misto, ha chiesto di poter aderire alla componente del Centro democratico che fa capo a Bruno Tabacci, attualmente presente alla Camera ma non a Palazzo Madama, motivo per cui è stata convocata la Giunta per il Regolamento, domani alle 12. Secondo De Falco, “dovremmo essere una decina, tra i senatori del gruppo Maie, Movimento per gli italiani all'estero, ed altri che non fanno capo al gruppo Misto”. Il centrodestra ha chiesto al presidente Mattarella di partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria: nel corso del proprio vertice, ha ribadito la necessità che l'Italia abbia in tempi rapidi un governo con una base parlamentare solida, come ha spiegato anche Antonio Tajani, Forza Italia.

Nel video l'intervista a Antonio Tajani, vicepresidente Forza Italia


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