Il governo lavora al Documento di economia e finanza che, secondo indiscrezioni, porterebbe l'indebitamento complessivo per il 2020 poco oltre il 10%. In Parlamento si chiederebbe poi l'autorizzazione a scostarsi dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi. Il governo entro questa settimana dovrebbe comunicare ufficialmente anche quando avverrà la riapertura e quali saranno le nuove disposizioni: tra queste pare scontato l'uso di mascherine sia nei luoghi di lavoro che sui trasporti pubblici. Intanto il direttore generale dell'Oms Europa, Hans Kluge, ha detto che quasi metà delle persone morte per coronavirus in Europa erano residenti di case di cura. “Il quadro su queste strutture è fortemente preoccupante – sono state le sue parole – c'è urgente e immediato bisogno di ripensare il modo in cui opereranno oggi e nei mesi a venire”. I dati di oggi vedono un decremento assai significativo degli attualmente contagiati: 851 in meno; ancora un record sui guariti, oggi 3.033, ma i decessi non scendono sotto quota 400. 464 in 24 ore, con la stragrande maggioranza, oltre 400, a nord, dalla Toscana in giù sono 57. E mentre l'Olanda registra altre 123 persone morte nelle ultime 24 ore, per 4.177 decessi in totale, preoccupa anche l'andamento del contagio in America Latina, che ha subito una forte crescita, passando da 101mila a 121mila casi in 48 ore. Anche i morti hanno subito un incremento di oltre 1.000 unità. In Brasile il maggior numero dei contagiati, 45mila, e 2.900 vittime, anche se poi la percentuale dei guariti è del 55,3%. In Perù 19mila casi e 530 morti, seguono Cile, Ecuador e Messico. In Argentina 3.200 casi e 159 vittime.
In Italia è record di guariti: oltre 3.000 da ieri
851 nuovi contagiati in meno nelle ultime 24 ore, ma i morti sono sempre tantissimi, 464. Oms: "Quasi metà dei morti Covid in Europa erano in case di cura"
23 apr 2020
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