Logo San Marino RTV

Intossicazioni nelle scuole dell'E-R: nausea e mal di gola dopo aver mangiato pomodorini

La Regione ha chiesto al Provveditorato di sospendere il progetto ministeriale che ha fornito la verdura agli istituti. Casi anche a Rimini in una mensa non gestita dal Comune

11 mag 2024
Foto: pixabay
Foto: pixabay

Più di cento bambini e alcuni insegnanti in quattro scuole del Modenese, altri casi in altre scuole dell'Emilia-Romagna, come a Forlì, Cesena, Rimini e Faenza: si sono sentiti male dopo aver mangiato a scuola dei pomodori ciliegini, forniti alle scuole nell'ambito del progetto 'Frutta e verdura a scuola' promosso dal ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare per promuovere corretti stili alimentari fra i più piccoli.

I primi casi sono emersi giovedì in due scuole elementari di Modena: dopo aver mangiato i pomodorini per merenda i bimbi si sono sentiti male, accusando nausea, vomito e infiammazione alla gola. Nessun caso particolarmente grave: su un totale di 132 bambini e sette insegnanti soccorsi in quattro scuole del Modenese, fa sapere l'Azienda Usl, solo due sono stati portati al pronto soccorso e dimessi poche ore dopo.

È accaduto anche a Rimini in una mensa non gestita dal Comune, ma nessun bambino o docente ha avuto necessità di presentarsi in pronto soccorso. Nel caso riminese, come negli altri che sono stati segnali nelle province del resto della Regione – ricostruisce il Resto del Carlino –, le intossicazioni non si riferiscono a quanto abitualmente si mangia in mensa, dunque al servizio fornito da ditte esterne, ma i prodotti forniti attraverso il progetto ministeriale che fornisce frutta e verdura per avvicinare i più piccoli al consumo. Dall'amministrazione, spiega il quotidiano, affermano che il Comune di Rimini non ha aderito all'iniziativa.

Le segnalazioni dei casi sono quindi aumentate, tanto che la sanità pubblica dell'Emilia-Romagna è intervenuta per sospendere il progetto (che nelle prossime settimane aveva anche in programma altre tappe dedicate a fragole e carote) soprattutto relativamente al consumo della fornitura incriminata dei pomodorini, dei quali, ad ogni scuola aderente al progetto, sono state consegnate delle vaschette da mezzo chilo. Sono in corso delle analisi sui campioni di pomodorini che dovranno fare chiarezza sul problema che ha portato all'intossicazione.

La sospensione in via cautelativa della distribuzione dei pomodorini era stata presa immediatamente anche dalle scuole coinvolte che hanno segnalato il problema al ministero, anche perché la sintomatologia si sarebbe presentata con una latenza molto breve rispetto al consumo (15-30 minuti), caratterizzata da nausea e vomito associati in alcuni casi a bruciore delle mucose orali e periorali. In alcuni bambini i due sintomi si sono presentati insieme, in altri separatamente. Quanto basta, comunque, per interrompere il progetto.





Riproduzione riservata ©